5.12 Monte Guglielmo
Diario di Bordo > 2012
06.12.2012
Monte Guglielmo
Monte Guglielmo
M.Guglielmo, il monte bresciano per eccellenza, e tra le molteplici vie d’accesso alla sua vetta, stavolta risaliamo dal versante del lago d’Iseo, dal paese di Zone (700m), dove lasciata l’auto nel parcheggio adiacente al piccolo cimitero e digradando giù dalla scala che cala sul fondo valle, andiamo così ad imboccare il sentiero
CAI 227.
Il primo tratto del sentiero ricalca la vecchia mulattiera acciottolata che s’immerge nel fiabesco
bosco dei “gnomi”, dove sotto lo sguardo delle silenziose sentinelle risaliamo senza troppa fatica l’erto sentiero fino a immetterci sulla sovrastante carrozzabile per il M.Guglielmo, giungendo così a malga
Casentiga (1400m, 1:40), ottima sosta di mezzavia per riprender fiato e scattare qualche foto dal panoramico balcone che s’affaccia sul Sebino. Ripreso il cammino lungo la
mulattiera che prosegue ora pianeggiante verso nord e abbandonato nel frattempo il bosco, più in alto ci ritroviamo sul panoramico dosso ai piedi di una nuda e imponente
parete rocciosa, e proseguendo da lì sulla traccia nella fresca neve, arrancando faticosamente
sull’erto spallone e lasciando la verticale falesia alla nostra destra, su in alto intercettiamo il pianeggiante sentiero di cresta. Proseguendo a questo punto sul più agevole tracciato che corre parallelo alla recinzione della conca prativa di malga Guglielmo, se pur ancora lontani dalla meta a S/E avvistiamo già l’appuntita sagoma del Monumento al Redentore. Ma il passo rilassato dura poco, infatti ben presto il sentiero s'impenna nuovamente su per la massima pendenza, e solo dopo aver faticosamente raggiunto più in alto il
rifugio Almici (1860m, ore1:30), con un'ultimo rush finale su per l'erto pendio, finalmente agguantiamo la sospirata cima del
M.Guglielmo (1948m, 20min.). Da quassù il panorama è semplicemente maestoso in tutte le direzioni; e così mentre in lontananza ad ovest avvistiamo gli inconfondibili profili del Rosa, del Cervino e del Resegone, ecco che a nord padroneggia l'algido gruppo Adamello/Brenta, e mentre ad oriente una leggera foschia ricopre il fondo valle, al di là delle cime Valtrompine scorgiamo con sorpresa una porzione del basso Garda con l’inconfondibile penisola di Sirmione, inoltre l’obiettivo non può mancare di immortalare l’imponente Monumento dedicato al Cristo Redentore e la vicina statua di Papa Paolo VI.
Scattate le rituali foto di vetta e fatti gli onori al nostro fugale spuntino, ricalcando a ritroso le nostre stesse orme in picchiata caliamo giù, al nostro punto di partenza (ore1:45).
Dislivello assoluto 1250 m.
Tempo totale di cammino ore 5:15.
Lunghezza tragitto 15 Km.
Tempo totale di cammino ore 5:15.
Lunghezza tragitto 15 Km.
Curiosità:
In occasione della celebrazione del Giubileo del 1900, l’allora Papa Leone XIII chiese che venissero innalzati monumenti a Gesù Redentore in tutte le regioni d’Italia, uno per ogni secolo di redenzione del mondo, infatti all’epoca le regioni erano 19 (a onor del vero ne furono erette solo 17 poiché quelle d’Abruzzo e Umbria furono sì previste, ma mai realizzate). Per la Lombardia la scelta cadde proprio sul M.Guglielmo, e così la secolare cappella dedicata al Cristo Redentore quest’anno ha festeggiato i suoi 110 anni. Il progetto dell’Architetto Carlo Melchioni, era stato voluto e sostenuto dall’Avv. Giorgio Montini, che in quella occasione aveva portato i figli piccolissimi, Lodovico e Giovanni Battista, quest’ultimo divenuto poi Papa Paolo VI. Lo storico Monumento divenne così la Stella Polare per molti bresciani, e durante gli anni fu oggetto di varie manutenzioni e ristrutturazioni, come nell’ottobre del 1998 con la posa della statua di Papa Paolo VI nel 20° anniversario della sua morte, statua benedetta da S.S Beato Giovanni Paolo II.