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La squadra “A” del G.E.G, Pietro, Fausto, Gianpietro e Aurelio, quest’anno si è ricompattata per la consueta due giorni tra i monti, e che monti! Quest’anno, infatti, dopo aver percorso l’aspra e selvaggia Valsesia siamo giunti ad Alagna dove ha inizio la nostra avventura sul Monte Rosa.
Primo Giorno
Da Alagna (1191), in compagnia della guida alpina Michele, che ci accompagna in questo primo giorno, ci imbarchiamo sulla funivia che porta fin su al Passo dei Salati ( 2980 m), da qui inizia l’escursione seguendo un sentiero che risale l’irto pendio roccioso posto alle spalle della stazione d’arrivo, in direzione nord-
Qui al rifugio troviamo una nutrita, cosmopolita, compagnia di alpinisti, ma soprattutto siamo accolti da un genuino e abbondante banchetto, e malgrado le raccomandazioni della nostra guida, ci siamo, volentieri, fatti corrompere, così con la pancia piena, la testa un po’ frastornata …dall’effetto dell’alta quota!! Data una distratta occhiata alle luci di Milano che brillano laggiù in pianura, ci siamo rintanati nelle nostre brande pronti per un bel sonno rigenerante.
Dislivello totale di salita 667 m.
Tempo totale di percorrenza 2 ore e 40 min.
Secondo giorno
Dopo una notte insonne ( altro che rigenerante), la sveglia è squillata alle quattro e un quarto, giusto il tempo per darsi una rinfrescata, di trangugiare una fugale colazione, indossare l’attrezzatura e via tutti legati in cordata sul fresco ghiacciaio ( -
Dopo la breve e meritata sosta, siamo ridiscesi a ritroso sul medesimo tracciato fatto nell’andata, fino a giungere nei pressi del rif. Gnifetti, digradando oltre sull’evidente tracciato fino al vicino e sottostante rif. Mantova ( 3498 m, ore 2.). Fatta una breve pausa, siamo ridiscesi sul sentiero che dal rifugio tra pietre e neve, e parzialmente attrezzato, ci riporta sul Ghiacciaio di Indren, evitando così di transitare ai piedi del Stolemberg raggiungiamo direttamente la vicina stazione del nuovo impianto di cabinovia ( 3275 m, 40 min.) che ci riporta comodamente al passo dei Salati, e da qui con gli impianti di Alagna ritorniamo giù in vallata.
Dislivello in salita 1050 m. ( discesa 1280 m.).
Tempo totale di percorrenza 6 ore e 10 min.
Note
Necessaria tuta l’attrezzatura d’alpinismo: corda, piccozza, ramponi e un ottimo vestiario d’alta montagna (Giacca antivento, guanti-
Curiosità
Monte Rosa, o Mons Sylvius o Momboso. Sempre lui il grande fiore di ghiaccio che si affaccia sulle pianure. Nitido sopra le risaie del vercellese nei pomeriggi di vento, si vela di rosa all’alba e al tramonto ( ma attenzione: il toponimo Rosa non deriva da quel particolare colore, bensì da un antico termine patois, RÖSA, che significa ghiacciaio). Come sosteneva Leonardo da Vinci, quel del Rosa è il gruppo montuoso più imponente della catena alpina: ben 30 sue cime superano quota 4000 metri ( sulle 82 complessive delle Alpi). La nostra meta capanna Regina Margherita appollaiata a quota 4554 m. di punta Gnifetti, è il rifugio alpino più elevato d’Europa, fu inaugurato il 18 agosto del 1893 con la presenza della Regina Margherita. Il rifugio laboratorio fu molto importante per i studi della medicina d’alta quota.