7.1 Rifugio Tonini - GrEsGa

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7.1    dal passo di Redebus al rif. Tonini


Per la prima uscita del nuovo anno, nella vana speranza di ciaspolare sulla soffice neve, siamo ritornati sull’altopiano di Pinè, e precisamente con partenza dal Passo di Redebus (1445 m) raggiungibile indifferentemente sia da Balsega di Pinè che da Palù del Fersina, in val dei Mòcheni. Lasciata l’auto nel parcheggio adiacente al bar-ristoro seguiamo per un breve tratto la strada in direzione di Baselga fino a imboccare il sentiero SAT 443/B che si dirama sulla nostra destra  verso nord, ben presto ci addentriamo nel folto bosco e da lì a poco transitiamo davanti alla rinnovata Malga Regnana (1482 m.), proseguendo lungo lievi saliscendi e ignorando la strada forestale che incrociamo più avanti, il tracciato diviene poi più ripido e il fondo è lastricato da insidiose placche di ghiaccio, indossati i ramponi proseguiamo con cautela giungendo così alla panoramica Malga Pontara (1629 m, 45 min.), attraversata la radura il sentiero si immerge nuovamente nel bosco fino a intersecare nuovamente la strada forestale che stavolta seguiamo fino a sbucare in un’ampia area prativa, e lasciando Malga Stramaiolo Alta sulla nostra destra proseguiamo dritti verso nord fino alla Malga Stramaiolo Bassa (1677m, 30 min.). Qui la strada con un tornante svolta decisa in moderata pendenza verso est per divenire poi nuovamente sentiero n°443, e immergendoci  nel bosco innevato proseguiamo transitando dal Passo di Campivel (1831m, 25 min.); da qui in avanti il sentiero ritorna assolutamente piacevole e con leggeri saliscendi, attraversando una fitta abetaia, proseguiamo tagliando il versante settentrionale del M. Rujoch fino a sbucare nell’ampia e panoramica radura del Rifugio Tonini ( 1906m, 35 min.). Per il ritorno ripercorriamo a ritroso il medesimo tracciato fatto all’andata, effettuando solo una breve variazione al Passo Campivel, dove la palina indicativa ci indirizza direttamente giù alla Malga Stramaiolo Alta (45 min.) e da qui riprendendo il tracciato della strada forestale facciamo ritorno al Passo di Redebus ( ore 1 e 10 min.).

Dislivello max. 450 m.
Tempo totale di percorrenza ore 3 e 10 min.

Note
Facile e sicuro percorso, sempre frequentato che si presta per una bella ciaspolata, però haimè! Causa il scarso innevamento e la traccia ben battuta da frequenti passagi, le ciaspole rimangono per noi una lontana chimera, mentre in più punti si sono rivelati per l’ennesima volta utili i ramponi.

Curiosità
Rifugio Tonini
La costruzione del rifugio è stata resa possibile dal contributo fondamentale della famiglia dell'ingegnere Giovanni Tonini appassionato pittore e alpinista nato a Riva del Garda nel 1881 e deceduto a Baselga di Pinè nel 1972. Giovanni Tonini ha vissuto con partecipazione ed eroismo la vicenda irridentista durante il primo conflitto mondiale. Fu infatti il più giovane capitano della Guerra 1915/18, grado conferitogli a 21 anni e mezzo. Combattè poi in Carinzia, fu catturato in un ospedale militare di Ragusa e rinchiuso nel campo di concentramento di Witzendorf, in Austria. Finite le guerre Giovanni Tonini si laureò al Politecnico di Milano e progettò una diga nel Messico. Divenne in seguito un grande costruttore di dighe, molte in Italia (come la diga in pietrame secco dell'Home in Sicilia e sempre in Sicilia la diga dell'Alcantara) ma anche in Francia, nel Belgio, in Scozia, in Polonia ed una diga antisismica, la prima del genere, a Tepuxtepec in Messico.

Fotografie:  


 
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