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7.1 dal passo di Redebus al rif. Tonini
Per la prima uscita del nuovo anno, nella vana speranza di ciaspolare sulla soffice neve, siamo ritornati sull’altopiano di Pinè, e precisamente con partenza dal Passo di Redebus (1445 m) raggiungibile indifferentemente sia da Balsega di Pinè che da Palù del Fersina, in val dei Mòcheni. Lasciata l’auto nel parcheggio adiacente al bar-
Tempo totale di percorrenza ore 3 e 10 min.
Note
Facile e sicuro percorso, sempre frequentato che si presta per una bella ciaspolata, però haimè! Causa il scarso innevamento e la traccia ben battuta da frequenti passagi, le ciaspole rimangono per noi una lontana chimera, mentre in più punti si sono rivelati per l’ennesima volta utili i ramponi.
Curiosità
Rifugio Tonini
La costruzione del rifugio è stata resa possibile dal contributo fondamentale della famiglia dell'ingegnere Giovanni Tonini appassionato pittore e alpinista nato a Riva del Garda nel 1881 e deceduto a Baselga di Pinè nel 1972. Giovanni Tonini ha vissuto con partecipazione ed eroismo la vicenda irridentista durante il primo conflitto mondiale. Fu infatti il più giovane capitano della Guerra 1915/18, grado conferitogli a 21 anni e mezzo. Combattè poi in Carinzia, fu catturato in un ospedale militare di Ragusa e rinchiuso nel campo di concentramento di Witzendorf, in Austria. Finite le guerre Giovanni Tonini si laureò al Politecnico di Milano e progettò una diga nel Messico. Divenne in seguito un grande costruttore di dighe, molte in Italia (come la diga in pietrame secco dell'Home in Sicilia e sempre in Sicilia la diga dell'Alcantara) ma anche in Francia, nel Belgio, in Scozia, in Polonia ed una diga antisismica, la prima del genere, a Tepuxtepec in Messico.
Fotografie: