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Valle delle Cartiere/M.Castello di Gaino 03/03/10
Abbandonata la gardesana occidentale a Toscolano, ci inoltriamo nella " Valle delle Cartiere " e ignorando la strada che sale a Gaino, proseguiamo sul fondo valle parcheggiando così l'auto in un piccolo spiazzo che troviamo sulla nostra sinistra dopo aver oltrepassato un paio di gallerie (5 minuti da Toscolano).
Dal parcheggio (circa 100 m. s.l.m.) ci incamminiamo lungo il sentiero che corre parallelo allo spumeggiante torrente, giungendo in pochi minuti al museo della carta in località "Maina Inferiore". Proseguendo sul medesimo tracciato attraversiamo più volte il torrente grazie a pittoreschi ponti e passerelle che corrono all'interno della caratteristica forra. Arriviamo così nei pressi di una piccola centrale idroelettrica (273 m, 30 min.), abbandoniamo il fondovalle per risalire sulla nostra destra l'irto sentiero n°20 che si collega con la sovrastante strada delle Camerate (15 min.), proseguendo verso ovest in posizione più elevata rispetto al fondo valle, giungiamo in pochi minuti al ponte delle Camerate (290 m, 20 min.). Qui tralasciamo il sentiero che scende di nuovo sul fondo valle, e svoltando a destra arriviamo in breve tempo alla località " Segrane", dove si trovano i resti di antiche cascine abbandonate. Continuando sul sentiero n°20 aggiriamo il versante ovest del M. Castello di Gaino, il tracciato del sentiero si trasforma in strada carrareccia, fino ad arrivare all'abitato di Navazzo (494 m, 45 min.). A Navazzo lasciamo il centro paese sulla nostra sinistra, raggiunta la caratteristica Chiesetta Parrocchiale imbocchiamo il sentiero n°21 che risale gradualmente nel bosco sul versante nord del M. Castello. Giunti a una forcella (789 m) ignoriamo il sentiero che scende verso est per Gaino, proseguiamo sul fianco nord della cresta per qualche roccetta, e aiutati da una fune di cortesia, guadagniamo la vetta del M. Castello (870 m, ore 1). Balcone privilegiato con vista sul lago di Garda, la catena del M. Baldo e al cospetto del dirimpettaio M. Pizzoccolo.
Dopo la meritata sosta e scattata la rituale fotografia di gruppo sotto la croce di cima, ridiscendiamo alla sottostante selletta (10 min.) dove imbocchiamo il sentiero per Gaino, segnato con soli ometti di pietre, attraversiamo sotto le rocce del crinale, sul fianco est, per poi calare a svolte nel bosco e pervenire così su una strada asfaltata (30 min.), da qui raggiungiamo agevolmente l'abitato di Gaino (274 m, 20 min.). Attraversato il paese in direzione sud, ci immettiamo sulla strada che porta a Toscolano, e raggiunto il tornante in località "Selve", ci immettiamo su un evidente sentiero (non segnalato) che passando dietro ad alcune abitazioni, digrada direttamente sulla strada che collega Toscolano con la valle delle Cartiere (25 min.), da qui ritorniamo al piazzale di partenza (10 min.).
Dislivello max. 770 m.
Tempo totale di percorrenza ore 4 e 25 min.
NOTE:
L'unica avvertenza è la lunghezza del percorso (perciò serve una buona gamba allenata) e l'impegnativo ultimo tratto che conduce alla cima (15 min. circa) che però non è mai troppo esposto, ed è agevolato da alcune funi fisse.
Proverbio Bresciano:
Fangh de Màrs …Spighe d'Aöst
( Fango di Marzo… Spighe d'Agosto)
Fotografie: