12.11 Monte Altissimo - GrEsGa

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12.11 Monte Altissimo

Oggi saliamo alla cima del M.Altissimo  ( propaggine nord della catena del Baldo) per un sentiero mai fatto prima, il n°622 che risale lungo il versante orientale partendo dall'altopiano di Brentonico.
Seguendo la strada provinciale che scende da S.Valentino, parcheggiamo l'auto qualche chilometro prima di giungere a S.Giacomo, in corrispondenza di un tornante posto sul fondo della Val del Vig, in prossimità della palina che indica il sentiero n°633 . Da qui incamminandoci lungo la strada raggiungiamo il borgo di S.Giacomo ( 1196 m, 10 min.) e giunti alla caratteristica chiesetta con tetto in pietra del 1500, abbandoniamo la strada provinciale per incamminarci sulla stradina che parte sul retro della chiesetta stessa, dopo pochi passi troviamo l'indicazione per il sentiero n°622 che porta a malga Campo e poi al M.Altissimo. Quindi imboccato il sentiero sulla nostra sinistra,  superati un paio di casolari, e attraversato un breve ripiano erboso, ci inerpichiamo sul ripido e innevato pendio in direzione nord-ovest, transitiamo per la fascia boschiva fino a raggiungere il costone meridionale del M. Campo, ne seguiamo la cresta per un breve tratto, poi attraversando il lato sud del monte raggiungiamo la soprastante malga Campo ( 1635 m, 55 min.), lasciata la malga alla nostra destra, e ignorata la carreggiabile proveniente dalla bocca del Creer, proseguiamo la nostra ascensione sul ripido sentiero n°633. Da qui in poi, oltre alla forte pendenza e alla notevole coltre nevosa, la nostra marcia viene ancor più messa a dura prova dal sferzante e gelido vento di tramontana che ci accompagnerà fin sulla cima e per gran parte del tragitto di ritorno. Una volta rimontati i pascoli di Paltrane fino a guadagnare l'omonima sella, continuiamo la nostra salita per la sommità del costone, e giunti in vista di una chiesetta raggiungiamo il vicino rifugio Damiano Chiesa, eretto poco sotto all'ampia calotta sommitale ( 2060 m, ore 1 e 10 min.). Dalla cima del monte si domina, verso sud, tutto il lago di Garda, e verso nord-ovest tuta la conca di Riva del Garda, di Arco con i monti che gli fanno da corona, ( in lontananza l'Adamello e la Presanella), verso nord est la zona di Rovereto, ad est il monte Zugna, passo Buole, il gruppo del Carega e sullo sfondo dietro allo Zugna, il massiccio del Pasubio teatro di cruentissimi scontri durante la Grande Guerra.     
Per il ritorno seguiamo le indicazioni del sinuoso sentiero n°633 che digrada lungo il versante meridionale del monte stesso, raggiungendo così il sottostante rifugio Graziani e la vicina bocca del Creer (  1617 m, 40 min.), ora sempre per sentiero n°633 proseguiamo in direzione nord-est, e giunti sul fondo di un valloncello, in prossimità di una pozza e di una presa d'acqua, ignoriamo il sentiero n°650 che prosegue sulla nostra destra per "Malga Bess"continuando invece la discesa rimanendo sul sentiero che si inoltra nella sottostante boscaglia sulla nostra sinistra, transitando nel bosco, guadiamo un paio di volte il torrente e seguendo un sassoso sentiero, sbucchiamo in località "Serb" ( 1242 m, 50 min.) da qui proseguendo sulla stradina raggiungiamo il piccolo spiazzo sul tornante dove abbiamo parcheggiato l'auto, ( 15 min.).

Dislivello max. 870 m.
Tempo totale di percorrenza ore 4.

NOTE

Data la giornata decisamente invernale, il normale e pesante abbigliamento d'escursione è da integrare con l'uso di ghette e ramponcini, utili quest'ultimi per superare alcuni irti e scivolosi pendii erbosi, soprattutto nelle parti iniziali e finali del nostro tragitto. Da segnalare alcune incertezze di orientamento sulla via di ritorno; scendendo da Bocca del Creer e giunti al sottostante bivio col sentiero per Malga Bess l'apposita palina di segnalazione era divelta e completamente ricoperta dalla neve, e anche nella successiva fascia boschiva, su un ingannevole tornante, il segnale bianco-rosso apposto su un sasso, era completamente sepolto sotto la neve.

Curiosità

Il monte Altissimo è la massima elevazione nel territorio trentino della catena del M.Baldo.
La struttura del rifugio posto sulla cima del monte, fu inaugurata nel 1892 e ampliata nel 1905, fu presidio italiano-cecoslovacco, la cosiddetta 6°divisione Cecoslovacca. Dopo essere uscito indenne dalla Grande Guerra, fu riaperto nel 1919 e intitolato al Patriota trentino " Damiano Chiesa".
L'irredentista Roveretano Damiano Chiesa, nato il 24 maggio 1894. Fin da piccolo si rifiutò di ritenersi austriaco e di studiare la lingua tedesca. Dopo aver terminato le Reali Scuole nella sua città natale, espresse il desiderio di studiare in Italia, iscrivendosi così prima al politecnico di Torino e poi alla scuola di ingegneria navale di Genova. Nel 1915, invece di arruolarsi come era suo obbligo, nell'esercito austroungarico, entrò volontario, sotto il falso nome di Mario Angelotti, nel Regio Esercito, e partì per il fronte di Asiago, dove entrò nel 6° reggimento d'artiglieria da fortezza. Dopo varie vicissitudini si trovò a guidare la costruzione di una caverna per protezione di cannoni sul M.Zugna, e qui in seguito ad un attacco sferrato dai austriaci venne catturato ( il 17/maggio/ 1916 ),  in seguito a un sommario processo fu condannato alla fucilazione per Alto Tradimento alla Casa D'Asburgo. La sera del 19 Maggio 1916, alle ore 19, Damiano Chiesa cadeva riverso, ormai cadavere, nel fossato della "Cervara" nel Castello del Buon Consiglio a Trento.


Fotografie:


 
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