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17.11 Monte Roen
Lasciata la A22 all’altezza di Egna, proseguiamo in direzione nord lungo la Strada del Vino seguendo le indicazioni per Caldaro, qui abbandoniamo la valle e risalendo l’irta e tortuosa SS42 raggiungiamo prima il Passo della Mendola, proseguendo poi lungo la dorsale verso sud, per i campi da golf, arriviamo al parcheggio della seggiovia (1376 m), e lasciata qui l’auto diamo inizio all’escursione.
Imboccato il sentiero n°500, che inizia sul lato opposto della strada rispetto al nostro parcheggio, il tracciato coincide per gran parte con una comoda carrareccia sterrata; inizialmente sfiorando alcuni caratteristici villini, proseguendo poi silenziosamente nel folto bosco misto di abeti e larici, lungo tranquilli sali scendi, transitiamo per il rifugio Mezzavia (1600 m, 40 min.) fino ad approdare poi nella tranquilla e panoramica conca prativa di Malga Romeno (1773 m, 45 min.). Qui abbandoniamo la forestale per avviarci sull’irto sentiero che s’inerpica sul versante nord del Roen; giunti circa a metà della faticosa risalita il pendio si affievolisce, il fiato si fa meno pesante, e zigzagando tra i mughi guadagniamo facilmente la sommità del M.Roen ( 2116 m, 45 min.). Più che una vera e propria cima si tratta di un ampio e panoramico balcone a precipizio sulla val d’Adige; da qui lo sguardo corre da Bolzano fino al lago di Garda, e tutt’attorno si ammira un susseguirsi di soleggiati altipiani, innevati monti e ardite cime (Adamello, Brenta, Dolomiti) tutte lì ad invitarci a nuove e fantastiche avventure. Ma haimè! dopo la foto di vetta e l’ottimo panino con spek “biologico” è ora di ritornare, e così seguendo a ritroso il percorso dell’andata giungiamo al rifugio Mezza Via ( ore 1) e dopo, incrociando la pista da sci, decidiamo di abbreviare il rientro scendendo direttamente giù sull’erboso pendio, finendo direttamente nel nostro parcheggio ( 25 min.).
Dislivello max. 750 m.
Tempo totale di percorrenza 3 ore e 35 min.
Lunghezza percorso 14 Km.
Note
Non c’è due senza tre, infatti dopo ben due precedenti tentativi, grazie all’ottima condizione meteo e senza problemi d’orario, siamo riusciti a conquistare la cima del Roen, elevazione modesta ma panorama stupendo!
Il percorso è tranquillo e ben segnalato, solo la breve risalita che porta da M.ga Romeno fin sul Roen richiede un certo impegno fisico, e poi, prima di giungere sulla cima del monte, il tranquillo sentiero presenta un breve tratto esposto a precipizio sulla profonda val d’Adige ( prestare attenzione sopratutto in caso di ingannevoli cornicioni di neve).
Curiosità
Il monte Roen con i suoi 2.116 si trova a fianco del passo Mendola ed è la montagna più alta del gruppo dei Monti Anauni, che separano la Val di Non dalla Val d’Adige. Il nome del monte corrisponde direttamente alla parola aramaica “ roen” che vuol dire “vedetta, posto di osservazione”. Durante la dominazione romana aveva la funzione di sorveglianza sul sottostante passo.
Fotografie: