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Catinaccio d'Antermoia, Val di Fassa.
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Partiti di buon mattino da Peschiera siamo arrivati a Pozza di Fassa intorno alle 9. Abbiamo perso molto tempo in caffè e acquisto vivande. Pensandoci bene l'escursione è anche questo, l'avvicinamento, con quella leggera euforia che ci accompagna, e tutti quei riti incancellabili. Comunque, parcheggiata la macchina in prossimità della partenza della cabinovia, abbiamo acquistato i biglietti, andata e ritorno fanno lo sconto,per i minibus navetta che portano al Rif. Gardeccia. L'escursione vera e prorpia inizia prorpio da lì.
Primo giorno:
la scelta di Aurelio è stata quella di effettuare un percorso ad anello in senso antiorario, per cui risalita verso il Rif. Antermoia attrverso il Sentiero delle Scalette. Questo sentiero dopo una prima parte particolarmente facile presenta un tratto attrezzato. Qui le difficoltà non sono enormi, molti salgono senza imbraco, noi l'abbiamo indossato. La pendenza si fà sentire e con il sole che scalda sempre più, si comincia a sudare parecchio. Finito il tratto attrezzato ci siamo trovati in un enorme conca, silenzio assoluto, una meraviglia. Primo errore, fermarsi a mangiare credendo di essere arrivati in cima. Più che mangiare ci siamo abbuffati e quando siamo ripartiti le gambe erano legnose. Arrivare sul crinale per poi ridiscenderlo alla volta del Rif. Antermoia è stao un patimento. Cena e pernottamento nel rifugio con forte temporale che ci ha messo un po' in ansia per il giorno successivo.
Secondo Giorno:
il programma prevedeva la salita sul Catinaccio dalla ferrata del versante nord-
Ridiscesi dallo stesso versante, una birra al rif. Principe poi via verso il Vaiolet e infine il Gardeccia. Prossimamente pubblicheremo tempi i riferimenti sperando possano essere utili.
Fotografie