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9.5 M.Altissimo di Nago
Approfittando della breve e rara pausa concessaci dal maltempo, finalmente ritorniamo a sgranchirci le gambe su e giù per i monti, e per l’occasione anche l’amico Cristian, in attesa di cimentarsi sù per qualche via più verticale, si unisce all’esigua ma più che mai scatenata combriccola. E così Risalita l’irta e tortuosa strada che da Avio porta a S. Valentino, proseguiamo sulla strada Graziani in direzione sud, fin alla Bocca di Creer ( 1617 m), dove lasciata l’auto nell’ampio spazio adiacente il Rif. Graziani, diamo inizio all’escursione.
Rimanendo sulla strada Graziani, proseguiamo ora in direzione della bocca di Navene, e qualche centinaio di metri prima di raggiungerla, imbocchiamo il sentiero n°615 ( 20 min.) che stacca sulla nostra destra in direzione opposta al nostro senso di marcia. E tra faggi e larici, risaliamo fin sulla cresta delle Lastè di Tolghe. Attraversando bellissimi pascoli montani, e transitando nei pressi di strategici punti panoramici, giungiamo al bivio della Busa Brodeghera (1892 m, ore 1 e 30 min.) dove incrociamo il tracciato della strada militare che risale fin al Rif. Altissimo “Damiano Chiesa” ( 2060 m, 20 min.). Purtroppo la vista verso sud ci è limitata da una leggera velatura che offusca in gran parte anche il profondo fiordo del Garda , pertanto proseguendo verso nord raggiungiamo l’anello in muratura dell’osservatorio, che volge sulla porzione Rivana del Lago. Qui ispirati dal bel panorama sui monti dell’alto Garda, e sedotti dal profumato speck che farcisce i croccanti panini, decidiamo che è proprio il momento per l’immancabile e appagante pausa ristoratrice. Poi, giusto il tempo per scattare qualche foto, curiosare tra i manufatti della grande guerra e calpestare alcuni tardivi accumuli di neve, infine imbocchiamo la comoda strada militare che scende con ampi tornanti, giù in picchiata fino al rif. Graziani, nostro punto di partenza ( 50 min.).
Dislivello max. 450 m. circa.
Tempo totale di cammino 3 ore.
Note
Itinerario panoramico, il tracciato è ben segnalato, e comunque sia la risalita e ancor meno la discesa dal M.Altissimo non dà addito a dubbi di orientamento, bisogna prestare attenzione ai invitanti punti panoramici che si incontrano lungo il tracciato perché sono pericolosamente esposti.
Curiosità
L’uomo della Busa di Brodeghera.
Una scoperta eccezionale è stata effettuata nel 1976 sul M.Altissimo di Nago, a 1950 m. di quota, in una stretta voragine, profonda circa 70 m. permanentemente invasa da neve e ghiaccio.
Sul fondo della Busa Brodeghera, un gruppo di speleologi ha rinvenuto lo scheletro di un individuo di circa vent’anni, zoppo, con una ferita al capo che forse ne aveva causato la morte, e che portava con sé alcuni oggetti personali, databili al V-
Si ritiene che fosse un cacciatore, caduto per cause accidentali; nel suo equipaggiamento, infatti, è presente il fodero di un coltello analogo a quello raffigurato su un frammento di situla proveniente da Welzelach ( Austria) sul quale è rappresentato un uomo intento alla caccia alla lepre, che porta sul fianco lo stesso tipo di oggetto. Non si può tuttavia escludere che il ritrovamento sia connesso con pratiche culturali come il sacrificio umano, o con una particolare forma d sepoltura.