Folgaria
M. Maggio 14/01
Anche in questi primi giorni del nuovo anno, il proverbiale candore della neve si fa desiderare, ma per compensarne la mancanza, oggi tre simpatici amici si sono uniti a noi, e così, lasciata l’opprimente foschia giù in pianura, animati dalla nuova compagnia, siamo risaliti sul solare altopiano di Folgaria. Raggiunto Passo Coe, lasciamo l’auto nel sottostante parcheggio dell’ex base militare (1543 m), e dopo aver indugiato un po’ nei dintorni della stessa, giusto il tempo per qualche foto ai monumentali missili Nike-Hercules, imbocchiamo poi la carrareccia che dirige a S. Lasciata alla nostra sinistra la storica Malga Zonta, e aggirato il dosso di malga Melegna, proseguiamo poi a W lungo il tracciato della carrozzabile, fino a intercettare più in alto il segnavia n°124 (E5) che perviene direttamente da Passo Coe, e da qui, puntando direttamente la ben visibile croce di vetta, calpestando vecchia neve, e insidiose placche ghiacciate, in breve approdiamo ai 1853 m. del M. Maggio (ore 1,35). La vista spazia sul dirimpettaio Pasubio e su tutti i monti dell’altopiano, fino agli inconfondibili torrioni dolomitici del Brenta, mentre a est, lame di luce attraversano la gelatinosa foschia che grava sulla vallata, creando un’incantevole scenario di luci e ombre. Purtroppo il gelido vento ci obbliga a una strategica ritirata, e rintanandoci nel sottostante bunker in calcestruzzo (manufatto del 15/18) riparati dalla frizzante brezza, ci concediamo la consueta sosta panino. Quattro ciàcole con i nuovi compagni, e calzati per prudenza i ramponi, ricalcando a ritroso il medesimo tracciato dell’andata, ritorniamo al nostro punto di partenza (ore 1,55.).
Dislivello assoluto 310 m.
Tempo totale di cammino ore 3,30.
Lunghezza del percorso Km 10.
Fotografie 