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17.7 Breonio Cascate del rio Paraiso
Sentiero Enrico Fasoli
Proprio davanti alla sede proloco di Breonio (903 m), troviamo un dettagliato pannello descrittivo sia del tragitto, che della breve vita del nostro amico e paesano “Enrico Fasoli” a cui è stato da poco intitolato il sentiero stesso. Uscendo dall’abitato di Breonio con direzione est, seguendo il segnavia n°220, da lì a poco sulla nostra sinistra troviamo una stele votiva in pietra, e l’imbocco dell’antico sentiero dei contrabbandieri, che deviando giù dal versante della val d’Adige, seguendo il solco del Vajo Casarole, denominato anche Paraiso, ininterrottamente continua a calare di quota. Seguendo il corso del torrente, immersi nella rigogliosa vegetazione, di tanto in tanto deviamo dal sentiero principale per ammirare le sorprendenti cascate, e rupestri meandri che la recondita valle custodisce. Giunti all’ultima cascata, guadato il torrente, il sentiero ci indirizza a sud, e sempre con vista sull’ampia val d’Adige e il suo sinuoso fiume, innestandosi ora sul segnavia n°252, iniziamo la risalita fin su a Breonio ( ore 2 e 15 min.).
Dislivello max. 300 m.
Tempo totale di percorrenza 2 ore e 15 min.
Lunghezza del tragitto 8 Km.
Come raggiungere Breonio.
Si raggiunge d’apprima la Val d’Adige alla Sega di Cavaion, e passando per Domegliara e S.Ambrogio di Valpollicella, alla rotonda giriamo a sinistra, per proseguire poi sulla provinciale 33C che porta prima alla località di Cavalo e da qui in breve si giunge Breonio.
Note
Quella di oggi è da considerare una vera e propria gita, alla scoperta di un inedito e caratteristico vajo della Valpollicella. Per l’orientamento è sufficiente seguire le indicazioni delle cascate del rio Paraiso, però la semplicità del percorso non deve trarre in inganno, infatti la ripida pendenza e l’umidità del luogo rendono il terreno molto scivoloso, e anche se non sono richieste attrezzature particolari, sono d’obbligo un buon paio di scarponcini. Inoltre in alcuni tratti esposti, anche se ben asserviti da funi di cortesia, è bene prestare attenzione a dove si posano i piedi.