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8.4 Monte Spino
Raggiunto Gardone Riviera si prende la deviazione per il paese di San Michele, in prossimità del ristorante Colomber ( 420 m. ) si può lasciare la macchina, lì vicino ci sono anche i lavatoi e una piccola fontana utilissimi a fine escursione. Si può anche proseguire su strada più accidentata verso la località Verghere ( 653 m. 50 min. ), dove c’è un piccolo parcheggio in mezzo al bosco non molto capiente. Imboccato il sentiero n.1, a ridosso del torrente Barbarano, si sale nel bosco fino alla località Gemelle ( 952 m. 45 min ). Qui è presente un bivio. Il sentiero normale prosegue dritto. A sinistra, invece, si stacca la traccia per la bella ferrata dello Spigolo della Bandiera. La via normale risale invece seguendo sempre il sentiero n.1. Si aggira sulla sinistra, poco dopo il bivio, un vecchio cascinale e si giunge infine al Passo dello Spino ( 1154 m. 30 min ), da cui è visibile il rifugio Pirlo. Si piega ora a sinistra e, proseguendo in piano, si attacca la salita alla vetta, lasciando il rifugio alla nostra sinistra. Dopo pochi metri troviamo un bivio che permette di raggiungere la vetta dal versante nord-
Dislivello max: circa m. 1100
Tempo totale di percorrenza: 5 ore e 50 min
Note:
Percorso escursionistico classico. Il normale equipaggiamento va bene unica raccomandazione, noi l’abbiamo scoperto a nostre spese, una buona scorta d’acqua. Con la giornata particolarmente calda, il rifugio ancora chiuso e la lunghezza del percorso quasi 17 Km, abbiamo finito tutte le nostre scorte, che sofferenza gli ultimi Km.
Curiosità:
Il Monte Spino, nel dialetto locale "L'Espì", è una montagna calcarea che si estende fra il Passo della Fobbiola, il Passo di Spino ed il Buco del Gatto. Nel suo versante Nord vi sono pilastri roccioso calcarei non ancora saliti; il versante Sud degrada con i pendii erbosi della "Costa Mandria" mentre ad Est con quelli del "Forseul"; a Sud-
Di particolare interesse al Passo di Spino l’Osservatorio Ornitologico Regionale "Antonio Duse". Il Passo dello Spino è da tempo passaggio naturale per molti uccelli migratori. Nei pressi del passo, infatti, è stato ripristinato nel 1999, dalla Regione Lombardia, l'Osservatorio Ornitologico Regionale "Antonio Duse" di Passo Spino. Presso l'osservatorio è così ripresa l'attivita' di "inanellamento", ovvero la cattura di uccelli seguita da misurazione e marcatura e da successivo rilascio, coordinata a livello europeo dall'EURING (The European Union for Bird Ringing), a livello nazionale dall' INFS (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica) e a livello regionale dalla Regione Lombardia. Le prime attivita' di "inanellamento" furono coordinate dal Dottor Antonio Duse dal 1929 al 1933. In quegli anni vennero "inanellati" al Passo di Spino circa: 7500 fringuelli, 2500 lucherini, 2000 peppole, 1100 crociere, 900 esemplari di tordo bottaccio e 500 di passera scopaiola, 200 prispoioni e 1200 uccelli di altre specie. Dal 1999 al 2003 presso il Passo di Spino sono stati catturati circa 15000 uccelli. In particolare sono stati inanellati circa 5000 fringuelli, 3000 lucherini, 1500 pettirossi e catturati uccelli di 80 specie diverse. Curiosa la ricattura (ottobre 2001) di un pettirosso inanellato in Lituania e viceversa la ricattura (ottobre 2000) di una beccaccia inanellata al Passo di Spino. Fra le balze del Monte Spino nidificano le poiane. Inoltre la zona traversata è densamente popolata di cinghiali. Prestare attenzione.