18.5 Val Tignalga - GrEsGa

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Vie normali > 2012

18.5 Val Tignalga

Percorrendo la gardesana occidentale in direzione di Riva d/G, superiamo Gargnano e all’uscita della terza galleria imbocchiamo la strada che si dirama sulla nostra sinistra seguendo le indicazioni per Tignale, risaliti all’abitato di Gardola proseguiamo oltre seguendo la strada della “Tignalga” transitiamo da località “Natone” e sulla sinistra, a lato della strada scorgiamo un’antica Santella, qui sbuca la carrareccia ( segnavia n°257) che sarà poi la nostra via di ritorno, mentre proseguendo  ancora per un Km. circa, in corrispondenza di un tornante, sulla nostra destra troviamo un propizio slargo che ci permette di lasciare l’auto ( 600 m) e dare così inizio alla nostra escursione.  Indossati scarponi e zaini proseguiamo lungo la strada che scende con alcuni stretti tornanti giù nella val Tignalga, per poi risalire sul versante opposto e giungere alla località Campei ( 600 m, 15 min.) qui lasciamo l’asfalto per imboccare il sentiero n°254 che risale nel bosco sulla nostra sinistra. Risalendo il ripido fianco sinistro della rigogliosa valle, il panorama si allarga sempre più, regalandoci un’ampia veduta sui altopiani di Tremosine, Tignale e un bel scorcio sul Garda, lungo il percorso scorgiamo numerosi alberi anneriti da vecchi  roghi. Usciti dalla boscaglia ci ritroviamo a camminare in ambiente sempre più aperto, e tra zolle erbose e roccette abbandoniamo momentaneamente il sentiero  per risalire sulla panoramica Cima Tignalga ( 1400 m, ore 1 e 35 min.), la breve sosta per ammirare il panorama circostante è un’opportunità anche per riprendere fiato dopo la faticosa ascesa. In breve caliamo di nuovo sul tracciato del segnavia n°254, e proseguendo in direzione ovest, pressoché in piano, raggiungiamo il Passo Puria ( 1350 m, 40 min.) e qui per l’ennesima volta lasciamo il sentiero per inerpicarci sulla sovrastante vetta del M.Puria ( 1420 m, 20 min. A/R ) poi ritornati giù al passo proseguiamo sulla comoda carrozzabile che dirige verso sud, transitando dal vicino Passo di Scarpapè ( 1243 m, 15 min.) continuiamo a calare di quota seguendo la carrareccia n°257 che con ampio giro, e scavalcando un ponticello sul rio Tignalga, ci riporta sul versante meridionale della boscosa valle. Durante il lungo tragitto di ritorno, tra carpini, noccioli, faggi e pini silvestri, ci ritroviamo spesso a scavalcare cumuli di detriti ( terriccio e sassi) residui di recenti e frequenti frane. Alla fine la vecchia strada militare sbuca in località “Natone” per confluire sulla strada provinciale, e da qui  in breve ritorniamo al nostro punto di partenza ( ore 1 e 40 min.).

Dislivello max.
800 m. circa.
Tempo totale di cammino
4 ore  e 45 min.

Note

Il lungo giro ( 16 Km circa) all’interno della recondita e selvaggia Val Tignalga si è svolto lungo sentieri ben segnalati e mai troppo esposti, l’unica raccomandazione è quella di procurarsi una buona scorta d’acqua e di evitare l’escursione nei periodi più caldi dell’anno.


Fotografie:  

 


 
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