24.10 Forte Naole - GrEsGa

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24.10  Creste di Naole “Altopiano meridionale del Baldo”


Per i prossimi giorni le previsioni meteo non promettono nulla di buono, perciò un vero peccato sprecare una così bella giornata! Allora zaino in spalla, Nixy al guinzaglio e via.. su per i sentieri del Baldo, a girovagare tranquilli, senza meta e né limiti, Fantastico!!
Il nostro breve viaggio in auto ci ha portati a parcheggiare in località Pozze di Pralongo (1280 m), poco più a monte di Prada alta, sulla strada che porta al crinale meridionale del Baldo.
Lasciata in basso a sinistra la grande pozza d’acqua di m.ga Pralongo, ci incamminiamo sulla rotabile asfaltata che dirige a nord per il rif. Fiori del Baldo (sentiero CAI n°51), all’altezza del tornante con cui la carrozzabile svolta decisa verso sud-est, il nostro sentiero abbandona il tracciato fin qui seguito e prosegue verso nord per i baiti dell’Ortigara (sbarra metallica all’imbocco). Tra caldi colori autunnali, l’odore di funghi e il crepitio delle foglie secche, camminiamo senza fretta nella secolare faggeta fino a giungere ai baiti, e qui tralasciando il sentiero che dirige a sinistra per rif. Mondini, risaliamo a destra alla soprastante storica chiesetta della madonna della Neve (1438 m, ore 1 e 10 min ). Dalla pozza attigua alla chiesetta il sentiero sale nuovamente, questa volta in direzione sud-est, attraversata la radura prativa il sentiero s’inerpica sinuoso nel folto boschetto fino a ritrovare nuovamente la carrozzabile proveniente dalle Pozze di Pralongo, e nelle vicinanze sulla nostra destra (est) imbocchiamo un’ennesima diramazione, che risale il fianco occidentale delle Creste di Naole fino a guadagnare una piccola forcella erbosa, e calati nella stretta valle di Naole, raggiungiamo l’omonimo forte(1675 m, 50 min ). Lasciato il forte alle spalle, risaliamo questa volta sul lungo crinale che delimita ad oriente la valle stessa, e camminando a ridosso dell’originale “muraglia cinese” che segue fedelmente l’affilato profilo spartiacque, proseguiamo verso sud per poi  calare  nuovamente sul fondo della valle di Naole, e lasciato sulla nostra sinistra la piccola elevazione del M.Sparavero, proseguiamo verso sud fin a sbucare sulla carrozzabile segnalata col n°64, e da qui in breve raggiungiamo la panoramica terrazza della Casera di Caprino (1360 m, ore 1 e 30 min). Una breve sosta, giusto il tempo di rifocillarci e scattare la foto di gruppo..,e siamo ridiscesi sul sentiero n°64, questa volta con direzione ovest, tralasciando le diramazioni per Caprino prima, e Lumini poi, transitando da m.ga Zocchi  concludiamo alle Pozze di Pralongo ( 30 min).

Dislivello max 450 m.
Tempo di percorrenza
4 ore.
Lunghezza del tragitto
14 Km.


NOTE


Il tragitto effettuato è semplice e non presenta alcuna difficoltà tecnica, e nemmeno eccessivi dislivelli da superare. Prestare un po’ d’attenzione al segnavia bianco-rosso apposto su un sasso, non proprio evidente, che dalla chiesetta della Madonna della Neve ci indirizza alla soprastante pozza e da qui all’inoltro nel limitrofe bosco. I tempi da noi rilevati sono senz’altro eccessivi considerando che abbiamo vagato nel bosco alla ricerca di emozioni più che di prestazioni fisiche, comunque bellissima passeggiata, e con la compagnia di Nixy lo spirito del nostro moto è stato senza dubbio rispettato( Fuge, Tace, Quiesce).

CURIOSITA

La chiesetta della Madonna della Neve è stata eretta dai nobili Carlotti a metà 600 per esser scampati alla peste di manzoniana memoria del1630: avevano intuito che si trasmetteva per contagio, si erano fatti fare un  palazzetto lassù, vi si erano ritirati con la servitù, gran copia di provviste e legna da ardere e vi avevano trascorso due anni, inverni compresi. Erano sopravvissuti ( a Verona di 53 mila abitanti ne morirono 32 mila, più del 60 per cento).


Fotografie:  



 
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