M. Zingla 27/03
Oggi inauguriamo la primavera con un'escursione nelle Prealpi bresciane e con la splendida compagnia dell'amico Luigi. Lui e Flavio sono le migliori guide per scoprire queste selvagge e solitarie montagne. Una volta raggiunto Vobarno, proseguiamo per la val Degagna fino alla frazione Cecino, dove lasciamo la prima auto, da qui saliti tutti e quattro sulla seconda auto, proseguiamo fino a Eno ( 603 m) dove parcheggiamo e partiamo per la nostra escursione. Attraversato l'abitato in direzione est, seguiamo la segnaletica bianco-rossa del Cai giungendo a una vecchia teleferica in località " batoccoli" così detta per la presenza delle curiose guglie di roccia chiara che richiamano vagamente i battacchi delle campane. Proseguendo sul medesimo sentiero, sempre in direzione est, arriviamo in località " Fienile della Pozza" una postazione di caccia molto ben tenuta ( 1124 m, ore 1,30). Ignoriamo il sentiero che porta al dosso di Corpaglione e seguendo il sentiero n°12 attraversiamo un bosco proseguendo fino alla sella del Moltrino ( 1342 m, 50 min.). Qui inizia la parte più impegnativa per la cima ovest dello Zingla (1491 m, 25 min.), dopo un saliscendi panoramico e abbastanza impegnativo arriviamo sulla cima est del M.Zingla ( 1497 m, 15 min.). Da quassù la vista spazia sui laghi di val Vestino e di Garda, il M. Spino e Pizzoccolo, la dorsale del M. Baldo, e in lontananza, i ghiacciai dell'Adamello e Presanella. A questo punto scendiamo lungo il versante est del monte, in forte pendenza e aiutati da un provvidenziale cavo in acciaio, attraversiamo un fitto bosco di secolari faggi e raggiungiamo il rif. Campèi de Sima ( ore 1). Dopo la sosta spuntino, ci incamminiamo sulla mulattiera che scende in direzione sud-ovest attraversando una boscosa valle ricca d'acqua,e passando in successione per il passo della Fobbiola ( 961 m, 15 min.) malga "prato della Noce" (879 m, 15 min.) infine raggiungiamo Cecino (389 m, ore 1).
Dislivello max. ( in salita 894 m.) ( in discesa 1108 m.)
Tempo totale di percorrenza ore 5,30.
NOTE
Bisogna prestare molta attenzione nel risalire e ridiscendere l'ultimo tratto che porta alla cima dello Zingla, oltre che scosceso, il percorso è anche molto esposto, pertanto è da evitare in caso di ghiaccio, neve o acqua, ed è reso ancor più scivoloso dal tappeto di foglie che ne ricopre il fondo. Il sentiero, soprattutto nel primo tratto che porta al " Fienile della Pozza" non è ben segnalato, mentre da lì in poi il n°12 è abbastanza evidente.
Fotografie:
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