Menu principale:
8.1 S.Giorgio/M.Sparavieri
Alla disperata ricerca di ciaspolare sulla fresca neve, questo inizio d’anno siamo ritornati sull’ondulato e sicuro altopiano della Lessinia. Dalla conca di S.Giorgio (q. 1500m), il nostro sguardo viene calamitato dall’ondulata catena di monti che a N/W, come una corona, ne delimitano l’orizzonte, e così decidiamo di tuffarci in questo idilliaco paesaggio, dove l’azzurro del cielo e il bianco candore della neve ci fanno dimenticare in fretta il grigiore che regna là giù, in pianura. Seguendo il sentiero della dorsale alta della Lessinia, n°250, con direzione N superiamo gli impianti di risalita di Castel Gaibana, e aggirata con un’ampia curva la collina su cui è appollaiata malga Gaibana, in breve perveniamo a Bocca Gaibana, dove abbandonata la comoda carrareccia (qui riservata alla pista da fondo) iniziamo ad arrancare sul ripido pendio del Dosso di S.Nazzaro (q. 1693 m). Proseguendo ora verso W, mantenendoci a debita distanza dall’aereo ciglio che s’affaccia sulla profonda “val dei Ronchi”, ci ritroviamo ben presto al cospetto dell’ulteriore e ancor più erta china che conduce alla croce di vetta del M. Sparavieri (q. 1797m, ore 1,40 min.) massima elevazione della nostra escursione. Dall’alto della cima salta subito all’occhio la contrastante morfologia che caratterizza questo angolo della Lessinia, infatti mentre a meridione il pendio cala dolcemente verso la conca prativa delle Gasparine, il versante N diviene inaspettatamente roccioso, e con un salto da brivido (circa mille metri) precipita vertiginosamente nella profonda valle dei Ronchi. Giusto il tempo per una foto di gruppo, e sollecitati dalla fresca brezza, caliamo giù in picchiata dal versante meridionale, terminando la nostra discesa in prossimità della Pozza Morta, e dopo pochi passi lungo il ciglio della pista da sci ( carrareccia n°250) attraversiamo la stessa per risalire sulla traccia che a E sale direttamente fino alla cima del M.Tomba (q. 1766m, 0,50 min.). Dopo la sosta, digradiamo dal versante meridionale, e per allungare un po’ il giro, ci avviamo per un breve tratto verso località Branchetto, per poi calare da lì a poco giù alla nostra sinistra, nell’avvallamento della pozza d’acqua di Casara Campolevà, e risalito l’ultimo dosso fin su alla malga stessa, dirigiamo infine al parcheggio di S.Giorgio( 0,50 min.).
Dislivello assoluto 300m. circa.
Tempo totale di cammino ore 3,20.
Lunghezza del tragitto 10 Km.
Fotografie: