11.7 Costabella - GrEsGa

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Vie normali > 2014

11/07 M.Baldo Cima Costabella


…da man destra volgendosi, si scopre il lago di Garda, il quale tutto che sia lontano ben sei mila passi, pare esser vicino, in tanto, che chi in giù correndo senza ritegno affrettar si volesse, temerebbe per aventura traboccarvi dentro…(Francesco Calzolari, Il viaggio di Monte Baldo, 1556).

Da S.Zeno di Montagna risaliamo fin su a Prada, e proprio all’entrata dell’amena località turistica, prendiamo a destra per la stretta e tortuosa strada  asfaltata che s’inerpica fin su al parcheggio delle Pozze di Pralongo (1270 m). Diretti a N, lasciando in basso alla nostra sinistra la grande pozza d’acqua per l’abbeveraggio del bestiame, ci incamminiamo sulla vecchia strada militare per forte Naole, e dopo poche centinaia di metri, sempre sulla sinistra, troviamo una sbarra, porta d’accesso della carrareccia per i baiti d’Ortigara. Lasciata ora la comoda carrozzabile (nostra successiva via di rientro) immergendoci nella folta faggeta di Naole, imbocchiamo il pianeggiante tracciato del sentiero n°51. Tralasciato più avanti il sentiero 655, che alla nostra sinistra risale da Prada, proseguiamo fino a uscire nell’aperto alpeggio d’Ortigara, dove superati in breve sequenza i due baiti (e abbandonando il segnavia 51 che qui prosegue per l’ex rif. Mondini) giungiamo alla storica chiesetta dedicata alla “Madonna della Neve” (1440 m, 50 min.). Proseguendo sul segnavia bianco/rosso, ora n°655, passando tra l’indifferenza delle tranquille mucche, e accompagnati dal soave tintinnio dei loro campanacci, attraversiamo la solare radura verso S/E, per scomparire poi nel boscoso pendio che risale verso le creste di Naole. D’improvviso, un stridente rumore ci risveglia dalla quiete del pascolo, sono le infernali motoseghe dei boscaioli, impegnati nei lavori di disbosco. Così, camminando con attenzione, tra alberi abbattuti e cataste di legna, respirando il profumo del legno appena tagliato, rimontiamo nuovamente sulla strada militare, che qui demarca nettamente la fascia boschiva dalla verde prateria alpestre (1560 m, 20 min.). Proseguendo a N, tralasciando la diramazione che a destra conduce nella piccola valle di Naole e all’omonimo forte, abbagliati dal maestoso panorama del lago, che come citato dal Calzolari…sembra così vicino da cascarci dentro, giungiamo prima al rif. Fiori del Baldo (1818 m, 45 min.), e poco dopo, al vicino Chierego (1910 m, 20 min.). Da lì, ci inerpichiamo direttamente sul severo pendio erboso, che si eleva fin sulla cima Costabella (2050 m, 25 min.) dove tra i colorati fiori alpini, a rubare la scena sono le candide e lanuginose Stelle Alpine, che qui copiose, hanno trovato il loro habitat ideale. Calati poi giù dal versante settentrionale, fin al Bocchetto di Coal Santo (1980 m, 20 min.) risaliamo subito la successiva rampa, fin su nel paesaggio lunare del Passo del Camino (2120 m, 25 min.) ove il sentiero valicando a oriente prosegue poi verso N, lungo la dorsale del Baldo. Noi invece, qui decidiamo di compiere il fatidico giro di boa, e risaliti sul spallone prativo di Coal Santo, che s’eleva a sud del passo stesso (2130 m), caliamo poi nuovamente al sottostante e omonimo valico, dove tentati da un’esile ma evidente traccia che cala a W, abbandonando i rassicuranti segni bianco/rossi, ci affidiamo a dei vistosi bolli rossi, che con ampio giro verso S, insinuandosi nella fascia dei mughi, alla fine ci riconducono al rif. Fiori del Baldo (ore 1,05). Delle minacciose nubi nel frattempo stanno velocemente addensandosi in cielo, e in lontananza echeggiano già i primi tuoni, così accelerando il passo, e seguendo integralmente il tracciato della strada militare verso S, alla fine terminiamo la lunga discesa nella radura delle Due pozze (ore 1,20.).

Dislivello assoluto 860 m. ( in salita +939 – in discesa -944).

Tempo totale di cammino ore 5,50.

Lunghezza del tragitto Km 18.

Fotografie:  


 
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