19.12 Monte Pizzoccolo - GrEsGa

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19.12 Monte Pizzocolo


Per l’ultima escursione del 2012 abbiamo optato per il Pizzocolo. E così partendo da S.Michele di Gardone Riviera (405 m) usciamo dall’abitato sulla carrozzabile a fondo asfaltato che dirige a nord ( segnavia N°8) immersi nel folto bosco, alternando tratti di fondo cementato ad altri di sterrato risaliamo alla località Fontanelle (672 m, 35 min.),  poco oltre abbandoniamo il tracciato della carrozzabile per imboccare alcune scorciatoie, evitando così alcuni tornanti e risalire direttamente ai storici roccoli di caccia, del “ Casin dell’Oser” prima e delle Fraöle poi ( 45 min.). Da qui la nostra risalita verso la vetta prosegue sul medesimo segnavia n°8, che lasciando alla nostra destra il parcheggio del Pirello prosegue poi in piano verso nord per il passo dello Spino, superata la sbarra metallica e addentrandoci nuovamente nel bosco, da lì a poco abbandoniamo il sentiero per imboccare sulla nostra destra una traccia ben visibile e segnalata come “variante per il Pizzoccolo”, arrancando nel bosco  la nostra risalita prosegue poi faticosamente sui ripidi pendii erbosi fino a intersecare il sentiero 23 proveniente da S.Urbano, seguendo ora il nuovo e panoramico tracciato passiamo per il trivio delle Merle (1352 m, 50 min.), mantenendo poi costantemente la nostra prua sulla ben visibile cima, finalmente approdiamo sulla vetta del Pizzocolo ( 1581 m, 45 min.). Lo spettacolo che si gode da quassù è come sempre stupendo, e oggi grazie alla complicità del cielo terso e dell’immacolata coltre bianca, che tutto ricopre e appiana, è ancor più grandioso. Per il ritorno ripercorriamo pressoché a ritroso il medesimo tracciato dell’andata, con l’unica variante che giunti al bivio delle Merle questa volta ci infiliamo giù per il sentiero n°5 che scende direttamente al passo dello Spino ( 1180 m, ore 1) e da qui riprendendo il sentiero n°8 con direzione sud, ritorniamo a S.Michele ( ore 1 e 30 min.).

Dislivello max.
1176 m.
Tempo totale di cammino  
5 ore e 25 min.

Note

Sul M. Pizzocolo ormai siamo di casa, infatti potrete trovare la descrizione del tragitto di oggi, parziale o in toto uguale a oggi, anche in altre nostre uscite. Comunque l’impegno maggiore è richiesto nella risalita dei irti pendii che portano fin su al dosso delle Prade (località le Merle) e per l’attrezzatura, oggi si sono rivelati utili i ramponi, per superare alcune insidiose zone ghiacciate.

Curiosità

Le streghe.
Le streghe, al pari del diavolo, rappresentano probabilmente, nel patrimonio delle leggende, l’elemento più caratteristico del M.Pizzocolo. Per dare una spiegazione dei forti temporali estivi che colpiscono il Garda e in particolar modo questa parte della Riviera, la fantasia popolare credeva che quando il tempo subiva repentini mutamenti ciò fosse dovuto al fatto che presso la bocchetta d’Archesane, sul versante settentrionale del monte, si erano date appuntamento tute le streghe del circondario. Questa tradizione deve aver trovato ampia fortuna visto che si è diffusa anche sulla sponda veronese del Garda, le cui genti hanno poi fuso questa con le proprie leggende, tanto è vero che ancora oggi esiste un detto in proposito: De drìo al naso de Napoleòn, ghè la vale de le strìe ( dietro al monte Pizzocolo c’è la valle delle streghe). Questo detto testimonia come fosse credenza comune che le streghe abitassero nelle valli ai piedi del Pizzocolo.


Fotografie:  


 
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