14.4 Brentonico - GrEsGa

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14.04   Altopiano di Brentonico“ Sentiero della Pace”

Stamane, causa l’incerta previsione meteo, la meta della nostra escursione viene decisa strada facendo, e la scelta cade sull’altopiano di Brentonico, dove raggiunta la località di S.Valentino ( 1315 m) ci incamminiamo su un sentiero a noi già noto, che passando per il Corno della Paura ci porterà fin sulla cima del M. Vignola.

Imboccata la carrozzabile  asfaltata che parte nei pressi dei impianti di risalita, dirigiamo verso sud-est seguendo le indicazione per il Corno della Paura, arrivati ai piedi della cima Postemon, riconoscibile dalla stazione d’arrivo della seggiovia di S.Valentino, decidiamo di abbandonare la comoda strada per risalire l’adiacente collina, contaminata da antenne e ripetitori, per poi ridiscendere a est proprio nella piana antistante il Corno della Paura ( 1550 m, ore 1 e 10 min.) Dopo la visita all’appostamento militare della Grande Guerra e ammirato l’interessante panorama, che da questa particolare angolazione rivela uno scorcio sul nostro basso lago, ridiscendiamo alla sottostante Bocca d’Ardole dove ha inizio il sentiero militare, che sviluppandosi lungo la balza dirupata sulla val d’Adige ci porta alle Colme di Vignola e al cippo commemorativo vicino alle casermette e all’opera idraulica di recupero delle acque piovane. Da qui prendiamo un sentierino per rimontare sulla  cima del M.Vignola ( 1607 m, ore 1 e 30 min.) dove ci aspettano altre postazioni militari e una vista privilegiata su gran parte della val d’Adige, sulla dirimpettaia dorsale che và dal M.Zugna al gruppo del Carega e come sfondo il Pasubio. Dopo la consueta foto di gruppo e il meritato panino, ridiscendiamo ai piedi del monte per proseguire verso Polsa, e  fatte poche decine di metri verso l’originale acquedotto austro-ungarico, abbandoniamo nuovamente la carrareccia per risalire le Colme di Vignola sulla nostra sinistra, e rimanendo sempre alti seguiamo l’ondulato profilo che contorna l’altopiano fin ai piedi della cima Postemon, dove reinserendoci sulla carrabile fatta al mattino, ritorniamo  a S.Valentino ( ore 1 e 10 min.).  

Dislivello max.
890 m.
Tempo totale di percorrenza: 3 ore e 50 min.
Lunghezza totale del percorso Km. 14

Note

Oggi abbiamo intenzionalmente deviato dalla comoda carrozzabile che da S.Valentino porta alla Polsa, e che coincide col sentiero della Pace e il n°687, ma questo non vieta di seguire integralmente le indicazioni che portano a transitare sulla comoda strada carrabile, l’unico strappo che non si può evitare è la risalita del breve sentierino che porta sulla cima del M.Vignola. Nella stagione calda è opportuno, data l’evidente esposizione e le rare zone d’ombra, munirsi di una buona scorta d’acqua e di un adeguato copricapo.  

Curiosità

Il percorso si è svolto lungo una strada militare, costruita dal Reggio Esercito Italiano a partire dal giugno 1915, che inizialmente, serviva all’inoltro dei rifornimenti alla prima linea. Nel mese di ottobre 1915, con l’inizio dell’avanzata verso nord, è divenuta seconda linea di resistenza Da quassù operavano le artiglierie italiane che contribuirono efficacemente all'arresto della "Strafexpedition" sul Monte Zugna ed a Passo Buole. Inoltre, dalla cima del Monte Vignola, è possibile capire perchè gli anche se avessero potuto insediarsi a Passo Buole, non avrebbero potuto scendere nella sottostante Vallagarina. Oltre alle numerosissime postazioni dell'artiglieria italiana abbiamo visitato anche i resti del costruendo forte austro-ungarico del Vignola. Se questo forte fosse stato completato sarebbe servito, assieme al gemello del Monte Zugna, allo sbarramento della Vallagarina, le sue artiglierie prevedevano quattro cannoni da 15 cm. con una gittata di circa 18 km., avrebbero efficacemente battuto la Val d'Adige fino alla stretta di Rivoli.




Fotografie:  







 
 
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