8.11 Monte Grappa - GrEsGa

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8.11 Monte Grappa

La A4 prima e la A23 poi, ci portiamo così al casello di Due Ville (VI), da qui proseguiamo il nostro viaggio in auto passando in successione per Marostica, Bassano, Romano D’Ezzelino e Crespano del Grappa, dove imboccata la strada della “Valle della Madonna” concludiamo nel parcheggio del Santuario della Madonna del Covolo (570 m). Risalendo lungamente la ripida e serpeggiante mulattiera, che segnalata col segnavia n°105/106 parte alla destra del ristorante adiacente il Santuario, costantemente  immersi nel folto e variegato bosco, sbucchiamo alla fine nella conca prativa della casera Ardosetta (1544 m 2 ore e 30 min.) e attraversata la strada asfaltata per le Mure imbocchiamo il sentiero n°109 che riprende a salire faticosamente e ci porta direttamente sulla cima del M.Grappa (1775 m, 30 min.) davanti alla Caserma “Milano”, qui dirigiamo prima a destra al comodo e panoramico rifugio “Bassano” per la pausa pranzo, e poi ritornando brevemente sui nostri passi imbocchiamo la lunga scalinata che risale fin su al Sacrario del storico monte. Oltre a meditare sulla mostruosità delle guerre e alla sconfitta del genere umano tutto, contempliamo incantati l’immenso panorama che si gode tutt’attorno, a nord le cime innevate delle Dolomiti e le più vicine Pale di S.Martino, e a sud il grandioso tavolato della pianura padana velato dalla foschia autunnale. Per il ritorno caliamo giù dal medesimo versante dell’andata, però con la variante che invece di proseguire sulla mulattiera, questa volta optiamo per il sentiero 106 della direttissima, che su tracciato veramente scosceso, cala velocemente in picchiata giù a valle, e dribblando tra alberi e numerosi arbusti, stando attenti a non inciampare sulle affioranti radici, e intersecando in un’occasione la mulattiera della nostra risalita, proseguiamo fin giù al Santuario, nostro punto di partenza ( ore 1 e 30 min.).


Dislivello max.
1200m.
Tempo totale di percorrenza
4 ore e 30 min.
Lunghezza tragitto  
14 Km.


NOTE

La lunga e ripida risalita sulla cima del Grappa segue la “Mulattiera del Covolo”  storico tracciato della Grande Guerra, ampio e dal fondo sterrato ben battuto che non presenta alcuna difficoltà tecnica, se non un discreto allenamento data la forte pendenza. Invece la discesa giù dalla direttissima del sentiero n°106 richiede molta prudenza, poiché oltre al notevole pendio il tracciato è insidiato da: radici affioranti, foglie, terreno umido, e la segnaletica non è sempre ben evidente. Comunque nulla vieta di ripercorrere il medesimo tracciato fatto all’andata, in questo caso calcolare circa un’ora in più di cammino.

Curiosità

Madonna del Covolo

Il primo oratorio venne fondato verso la metà del XII secolo, a ricordare l’apparizione della Madonna, quando la vergine guarì una pastorella sordomuta. La struttura sorgeva all’interno di un antro, dove si riparavano pastori e contadini in caso di intemperie o durante le pause di lavoro e, proprio a questo, si rifà l’etimologia del titolo, che deriva dal tardo latino “cubalum” cioè covo e grotta. Il Santuario attuale venne realizzato tra il 1804 e il 1809, su disegno di Antonio Canova, che nell’ideazione si ispirò al Pantheon.
La vecchia mulattiera.
La vecchia mulattiera che agevolmente ci ha portato fin sulla cima del Grappa è un grandioso manufatto del conflitto del ’15-’18. Sicuramente i gloriosi soldati oltre all’irta salita hanno dovuto superare ben altre dure prove… Ce lo rammenta un passo del libro autobiografico di Ermes Rosa “Arditi sul Grappa”: “… Imbocchiamo la mulattiera che s’inerpica per un vallone detto del Covolo”…”I fanti marciano in silenzio su per la mulattiera che corre zigzagando nel tetro e profondo vallone, le cui pareti verticali si perdono nel buio; il passo è lento il rotolo e l’armamento cominciano a pesare, la salita è ripida”… “la mulattiera sembra interminabile, passa da una fiancata all’altra del vallone, seguendo ogni anfratto”….

Fotografie:  


 
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