30.12 Novezzina - GrEsGa

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30.12 da Novezzina al Monte Cerbiolo

A conclusione delle escursioni  2010, oggi ci dedichiamo a una meta comoda a casa e dal tracciato tranquillo e sicuro sul nostro M.Baldo, giusto quello che ci vuole per smaltire i lauti pasti natalizi e prepararci per l’imminente cenone.
Dalla località di Novezzina ( 1232 m) partendo dall’orto botanico e  imboccando la carrozzabile che inizia nei pressi dell’osservatorio astronomico, dirigiamo verso est, giunti al bivio che porta a Casara Gambone ( 1215 m, 20 min.) ignoriamo quest’ultima e proseguiamo sul medesimo sentiero che dirige verso nord, seguendo l’agevole tracciato che corre a ridosso di Cima Paloni, attraversando una zona boscosa resa ancor più incantevole dalla complicità del candido manto invernale e la splendida giornata solare che questo ultimo scorcio d’anno ci ha regalato. Proseguendo verso nord transitiamo nei pressi di M.ga Prazagano ( 1329 m, 30 min.) e dopo qualche centinaio di metri ignoriamo anche il sentiero che scende alla nostra destra per M.ga Cerbiolo, ci inoltriamo nuovamente nel bosco sulla nostra sinistra, proseguendo in leggera salita fino al Passo del Cerbiolo ( 1370 m, 50 min.). Da qui inerpicandoci per la max. pendenza, sull’irto pendio occidentale del M.Cerbiolo, ne raggiungiamo la vetta ( 1559 m, 40 min.). Da quassù, oltre che a consumare un piccolo spuntino, ci siamo ritemprati lo spirito con il meraviglioso panorama su una bella porzione della val d’Adige, sul dirimpettaio altopiano della Lessinia e sulla maestosa catena del M. Baldo.
Per il ritorno, una volta riguadagnato il passo del Cerbiolo manteniamo il sentiero che scende alla nostra sinistra ( sud-est ) transitando così per m.ga Cerbiolo ( 1299 m, 30 min.) proseguendo poi sul nuovo tracciato in direzione sud, arriviamo di nuovo in prossimità di m.ga Prazzanego ( 20 min.), dove ci  ricongiungiamo al sentiero fatto nell’andata, e così ripercorrendolo a ritroso ritorniamo a Novezzina ( 40 min.).

Dislivello max. 327 m.
Tempo totale di percorrenza ore3 e 50 min.

Note

Una volta raggiunta la cima del M. Cerbiolo, bisogna prestare attenzione a non esporsi troppo sulla panoramica val d’Adige, poiché il versante orientale del monte è strapiombante sulla vallata stessa, e come nel nostro caso, il manto nevoso può dare origine a ingannevoli cornicioni. Per il resto dell’escursione non ci sono altre attenzioni degne di nota, e per l’abbigliamento è il solito per le escursioni invernali integrato dalle ciaspole, che in certi casi si sono rivelate utili anche come ramponi.  

Curiosità.

Il nome del M.Baldo,
in epoca romana mons Polninus, deriva dal tedesco Wald ( Bosco) e questo toponimo compare per la prima volta in una cartina tedesca del 1163 .
In località Novezzina, nel comune di Ferrara di M.Baldo, sull’area di un vecchio vivaio forestale, sorge l’orto botanico , che rappresenta un punto d’incontro per studiosi e appassionati della montagna baldense, e del suo prezioso patrimonio floristico.



Fotografie:   


 
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