18/05 - GrEsGa

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18/05

Diario di Bordo > 2023
Sansepolcro → Lerchi (loc. Vocabolo Caldese).
18/05/2023
Con le scarpe ancora bagnate e confidando nelle più rosee previsioni, di buon mattino eccoci qui nella piazza principale di Sansepolcro, dove l’immancabile foto di gruppo e un buon caffè son quel che ci vogliono, prima di tornare davanti alla chiesa di Santa Maria dei Servi e uscire da “Porta del Ponte”, il varco sud della città, che dal centro storico dirige verso la periferia. Superato così il passaggio a livello e affidandoci alle informazioni suggerite dai passanti, transitando sotto il viadotto della Statale Tiberina e proseguendo a destra fin all’incrocio con la statale Senese (30min), ecco che dopo un attimo d’incertezza, lì dinnanzi all’area di servizio l’inconfondibile Tau giallo ci indirizza a sinistra lungo il ciglio della statale stessa. Una strada molto trafficata che richiede attenzione, prima di superare il ponte sul Tevere e deviare più avanti ancora sulla stradina che sempre a sinistra s’addentra nella zona industriale (10min), dove tra vie secondarie e operosi capannoni, ben presto ci ritroviamo sulla sterrata che passando per una corte rurale dirige poi in aperta campagna. A questo punto, lasciandoci alle spalle l’ingarbugliata ragnatela di provinciali, statali e svincoli vari, a sud proseguiamo su via Tevere, una bella strada asfaltata che passando dinnanzi ad alcune cascine nel frattempo porta a Gricignano (306m, 45min), altra frazione di Sansepolcro, dove senza lasciarci distrarre da rotonde e incroci tiriamo dritti sulla strada principale, un lungo e pianeggiante rettilineo che tra campi di frumento e altri arati di fresco, nel frattempo porta a Fighille (321m, 45min), primo paese umbro sul nostro percorso, dove senza addentrarci nell’abitato e proseguendo sulla via che passa per il cimitero, tra casali e poderi arriviamo fin ai piedi della collina di Citerna, la nostra prossima meta. Cambio di scenario e di passo, abbandonata infatti la strada asfaltata e la pianura, a destra seguiamo un sentiero sterrato, una via alternativa che inerpicandosi su per le boscose pendici del monte va a ricongiungersi su in alto con la precedente strada in località Zoccolanti (420m, 40min), dove dinnanzi al monastero del “Santissimo Crocifisso e Santa Maria“, non resta che proseguire dritti lungo la via principale per arrivare così nel centro storico di Citerna (480m, 10min), posto e momento giusto per la sosta ristoro. Lì nel bar sotto la torre, tra salumi, formaggi e birra il tempo vola via, e così dopo esserci fatti gli occhi con il grandioso panorama sulla Valtiberina e i suoi monti, non resta che percorrere per intero la via centrale e soffermarci un attimo davanti alla chiesa di San Francesco, prima di varcare Porta Romana e imboccare la scoscesa strada che alle propaggini meridionali del colle scende giù in pianura, dove un lungo rettilineo porta fin all’incrocio di località “Le Pietre di Citerna” (300m, 40min). Giusto una manciata di metri sulla provinciale per Città di Castello, e alla nostra destra imbocchiamo la strada bianca che al di là del ponticello sul torrente Carfone s’innesta poi su un caratteristico viottolo di campagna, un tratto pianeggiante che piegando a sinistra risale di quota su per l’ennesima collina. Lontano da vie trafficate ci ritroviamo così a seguire il dedalo di viottoli e sentieri che tra geometriche figure di campi e limitare di boschi s’innalzano gradualmente di quota, un paesaggio bucolico d’altri tempi, dove accompagnati dall’incantevole vista sulla val del Tevere e il paesaggio umbro, su in alto andiamo a intercettare la stradina brecciata che disegna il profilo della collina, un tranquillo saliscendi che tra gialli cespugli di ginestre e rose canine porta in località “Vocabolo Le Burgne”, dove lì nei pressi dell’omonimo agriturismo troviamo l’ennesima fontanella del pellegrino (500m, 50min).
Ormai in dirittura d’arrivo, non resta che proseguire sul tranquillo saliscendi della stradina fin qui seguita, e tralasciando più avanti la via che a sinistra porta allo storico borgo di Celle, in discesa lungo la strada asfaltata la nostra giornata termina in località “Vocabolo Caldese”, dove lì in piena curva troviamo il grazioso “Chalet” della signora Maria, il posto giusto per terminare in bellezza la nostra terza giornata di cammino (385m, 40min).
Dislivello assoluto 214m (↑459m, ↓427m).
Tempo di cammino ore 5:10.
Lunghezza tragitto Km 22.
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