12/08 Denti del Pasubio - GrEsGa

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12/08 Denti del Pasubio

Diario di Bordo > 2017
Pasubio
Dente Austriaco e Dente Italiano.
12/08/2017
Teatro di sanguinose battaglie e sotto un cielo immancabilmente velato, anche oggi il Pasubio ci accoglie con quella sua aria un po’ fredda e triste. Una perenne contraddizione tra bellezza alpestre e luogo della memoria che a ogni passo ti obbliga a riflettere sui tragici eventi di quegli anni bui, in cui l'uomo sembrava aver perso il lume della ragione.

Dalla piazzola sosta che troviamo poco dopo l’evocativo cimitero austroungarico (1400m), la nostra giornata inizia proseguendo a piedi sul segnavia 101 per l’Alpe Pozza e rifugio Lancia. Una lunga e agevole sterrata questa dove superando strada facendo anche l’ultimo parcheggio utile di località Sassom (1486m, 10min) e passando più avanti per gli originali lavatoi dei “sette Albi” (1650m, 20min), nel frattempo  arriviamo in località Pozza Rionda, punto in cui abbandonata la carrozzabile a destra deviamo sull’indicazione 102 per il M.Testo e Bocchetta Foxi (1653m, 10min). Arrancando così sull’erto sentiero che s’immerge nel bosco e senza lasciarci distrarre dalle deviazioni che una di seguito all’altra indirizzano al rif. Lancia e sulla cresta del M.Testo, dritti lungo il fianco sinistro del Testo stesso (segnavia 102B) nel frattempo perveniamo all’ennesimo crocicchio di Bocchetta delle Corde (1900m, 45min), strategica insellatura questa che nell’alto impluvio della val dei Foxi offre una prima vista sulla Vallarsa e il dirimpettaio Carega. Proseguendo da qui sul segnavia 105 (E5-Sentiero della pace) ben presto ci ritroviamo al cospetto del Roite, altra contesa gobba rocciosa che nella grande guerra ha rappresentato il massimo punto d’avanzamento delle truppe italiane, e dove aggirando ai piedi del monte nel frattempo il sentiero passa sul versante meridionale dello stesso. Riaffacciandoci così nuovamente sulla Vallarsa e mantenendoci sul lungo traversone che a mezza costa prosegue a est, tralasciando il sentiero che s’abbassa nell’alpe Cosmagnon (2060m, 25min) e passando strada facendo per la Sella del Roite (2081m, 30min), più avanti giungiamo alla successiva Sella del Piccolo Roite (2111m, 20min.), dove tra sempre più radi pini mughi e numerosi ricoveri in galleria guadagniamo con un’ultimo strappo le desolanti pietraie del Dente Austriaco (2203m, 20min) e quello Italiano (2255m, 20min), fatidico punto d’arroccamento che qui ha impegnato per anni i due opposti eserciti. Più che il panorama quassù a rubar la scena sono le buie “gallerie di mina”, diaboliche opere di scavo che oltre ad aver letteralmente squarciato la montagna hanno falciato la vita di migliaia di soldati. Un tuffo nel passato che porta via un sacco di tempo prima d’infilarci tra i camminamenti delle trincee italiane che giù in basso sboccano nel cuore della “Zona Sacra”, dove l’evocativa Chiesetta alpina di S.Maria (2120m, 25min) e un monumentale Arco Romano sono lì posti a perenne memoria, per non dimenticare. A questo punto della giornata, per segnavia 120 ripieghiamo verso ovest per le Sette Croci (2115m, 10min) e la vicina selletta del Groviglio (2077m, 20min), dove abbandonando l’indicazione per Sella Campiluzzi e deviando sul sentiero 121, giù a destra ci abbassiamo nella conca prativa di mga. Buse Bisorte (1910m, 20min) fin ad arrivare in località la Sorgente (1850m, 15min). Abbandonate così le linee che sono state teatro dei più cruenti eventi della Grande Guerra, con vista sull’altopiano di Folgaria e il passo della Borcola ci inerpichiamo ora su per il versante settentrionale del M.Buso, altro strategico cucuzzolo posto al limite settentrionale dell’altopiano, dove un’erta rampa risale fin al “Capel de Fer” (1940m, 25min), prima di calare dal versante affacciato sulla val Zuccaria e andar a intercettare giù alla Sella delle Pozze (1903m, 15min) il segnavia E5.
Atterrati nella lussureggiante “Alpe Pozze” e ricalcando da lì l’agevole tracciato della mulattiera (segnavia 120- E5), passando ai piedi del Col Santo e concedendoci la meritata sosta all’intermedio rifugio Lancia (30min), non ci resta che seguire integralmente la lunga rotabile del segnavia 101 per concludere senza difficoltà al punto di partenza (40min).
Dislivello assoluto 835m.
Tempo di cammino ore 5:20.
Lunghezza tragitto Km 21.                                  
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