28/09 Monte Pizzoccolo
Diario di Bordo > 2012
Alto Garda Bresciano
M.Pizzoccolo
M.Pizzoccolo
28/09/2012
Imboccata a Toscolano la strada asfaltata per monte Maderno, su in alto proseguiamo fino alla frazione di Sanico (340m), dove lasciata l’auto nel piccolo parcheggio posto all’inizio dell’abitato, diamo il via alla nostra escursione.
Ricalcando il tracciato dell’erta carrozzabile asfaltata (segnavia n°6) che su a monte esce dall'abitato, e passando strada facendo per il balcone panoramico della croce di Ortello (630m, 30min), ecco che più in alto abbandoniamo la strada per imboccare alla nostra destra la carrareccia per località Oppoli e creste S/E del M.Pizzoccolo (700m,10min). All'inizio il sentiero sale con un paio di svolte nel folto bosco per poi calare su terreno sempre più accidentato nella Valle della Prera, dove attraversato un ponticello e passati ai piedi di una liscia parete rocciosa, giungiamo all’attacco del mitico sentiero 27 per le creste (40min). Tra arbusti di scotano, querce e giovani faggi che hanno messo radice tra le crepe delle rocce, alternando zolle erbose a emozionanti passaggi su roccia nel frattempo guadagniamo la prateria alpina, dove proprio lì quando ti aspetti che la fatica sia finita, ecco che dinnanzi a noi il sentiero s’impenna nuovamente verso il cielo. Un’ultima prova per fiato e gambe che lassù, sull’aguzza punta del “Naso di Napoleone” termina ai piedi del curioso anemometro che con tanto di specchi rotanti oltre a misurare la velocità del vento, con un lampo di luce pone fine all’impietosa salita (1560m, ore1:35). Fiaccati dalla prova di forza e dal sole ancora cocente di fine estate, non rimane che approfittare delle comode panche che si trovano lì vicino all’evocativa chiesetta, il posto giusto per consumare il nostro frugale spuntino e perderci con lo sguardo sull’azzurro lago e i monti del circondario. Un magnifico panorama già tante volte ammirato, ma che non finisce mai di stupire.
Calando a questo punto al sottostante bivacco dei "due Larici" e giunti più avanti ancora al successivo bivio col sentiero 11 (1450m, 15min), digradando lì a sinistra alla diroccata malga Valle (1340m, 10min) e scendendo ulteriormente nel fitto bosco fin sulla sottostante strada cementata (1070m, 20min), ecco che intercettata ancor più in basso la carrozzabile proveniente da S. Urbano (segnavia n°6, 760m, 25min), non ci rimane che seguirla in discesa alla nostra sinistra per ritornare direttamente tra le viuzze di Sanico (45min), nostro punto di partenza.
Dislivello assoluto 1240 m.
Tempo di percorrenza ore 4:50.
Lunghezza del tragitto 14 Km.
NOTE:
L’ascesa sul sentiero n°27 è senz’altro il pezzo “forte dell’escursione, e vista la verticalità di alcuni passaggi su roccia un po’ esposti, anche se circa a metà via troviamo un sentiero di rientro d’emergenza e un breve tratto asservito da una catena, è senz’altro un sentiero riservato ad alpinisti con un po’ d’esperienza. L’ascesa è resa ancor più difficoltosa dalle poche indicazioni, e in alcuni punti l’intrigo della selvaggia vegetazione può trarre in inganno. Oltrepassato l’attacco del sentiero 27, più avanti si trova quello ancor più impegnativo ed esposto delle creste sud-est.