8/1 Pian di Festa - GrEsGa

Vai ai contenuti
Privacy e Cookies Policy

8/1 Pian di Festa

Diario di Bordo > 2013
M. Baldo
Pian di Festa e vajo dell’Orsa
08/01/2013
Benché la fosca e grigia giornata non prometta nulla di buono, non possiamo rinunciare a queste ultime giornate di ferie natalizie per una depurativa sgambata all’aria aperta. E così giusto per non allontanarci troppo da casa rieccoci qui a Brentino (187m), dove al cospetto del Santuario della Madonna della Corona, la profonda forra del Vajo dell’Orsa ingoia sia il gorgoglio del torrente Bissole che il rumore della trafficata Val d’Adige.

Al di là del ponticello sul rio Bissole la nostra giornata inizia arrancando fin da subito sull’erta e impietosa carrozzabile a fondo cementato che costantemente affacciata sulla val d'Adige rimonta direttamente sull’aereo pianoro del Pian di Festa (667m, ore1:20). Qui il tracciato della carrabile si fa pianeggiante, e passando tra le cascine poste a margine del vigneto nel frattempo giungiamo al crocevia che nell’angolo nord dell’ampio pianoro invita a visitare le vicine gallerie e trincee risalenti al conflitto 15/18, un’occasione questa per sbirciare sulla sottostante Val d’Adige e i suoi centri abitati, prima di calare brevemente giù dal sentiero 76 per Belluno veronese, e scattare così qualche foto alla curiosa pozza gelata di Lavaccio. Ritornati a questo punto sui nostri passi, al precedente crocicchio seguiamo nel folto bosco i segnavia 76 e 660 fin al bivio più in alto dove i due sentieri si dividono (840m, 25min), punto cruciale della giornata questo dove tralasciata la diramazione sinistra per passo della Crocetta e persistendo invece a destra sul 660, in costante salita aggiriamo il fianco settentrionale del M.Cucco fin ad approdare al Passo del Casello (1050m, 45min), punto più alto della giornata dove una breve sosta è d’obbligo. Dopo la pausa ristoratrice riprendiamo il nostro periplo seguendo ora la strada asfaltata che aggirando verso sinistra il dosso di Malga Albarè cala fin giù nel centro di Ferrara di M.Baldo (856m, 45min), dove proprio lì dinnanzi al municipio imbocchiamo sulla sinistra la via cha al di là del ponte sul torrente Bissole risale poi tra i villini del villaggio turistico e porta all’imbocco del sentiero per il vajo dell’Orsa. Abbandonando a questo punto sia la vista sulla conca di Ferrara che l’indicazione a monte per passo Crocetta, a destra digradiamo sul sentiero che traversando il boscoso versante meridionale del monte Cor atterra nel frattempo sul pianoro di Malga Orsa (740m, 40min), altra occasione per una sosta. Con le imponenti falesie che dinnanzi a noi precipitano nella profonda forra, a margine della radura riprendiamo il sentiero che nella faggeta porta all’ennesimo bivio, dove abbandonata l’indicazione per Brentino, giù a destra caliamo fin sul fondo dell’ombrosa forra, dove guadato con attenzione il torrente, su dall’opposto versante c’inerpichiamo sul sentiero a tratti attrezzato che in alto va a intercettare la lunga scalinata del “Sentiero del Pellegrino” (650m, ore1).
A questo punto, con il Santuario della Madonna della Corona che troneggia in alto alle nostre spalle e sempre affacciati sulla profonda forra, con i rumori della trafficata Val d’Adige che si fanno via via sempre più forti non resta che digradare direttamente giù dalla lunga scalinata incisa nella parete nord del M.Cimo, per terminare così la nostra giornata direttamente in valle tra le vie di Brentino (45min).
Dislivello assoluto 860 m.
Tempo di percorrenza ore 6:30.
Lunghezza tragitto  22 Km.
                                             
Curiosità:
La valle (in dialetto Vajo) dell’Orsa è la più lunga ed estesa del M.Baldo, inizia in val Lagarina dal paese di Brentino, e giunge al passo di Cavallo, sopra Novezza. Più che una sola valle si distinguono due valli consecutive e allineate una all’altra, con orientamento nord-sud, posizionate su due livelli differenti. La valle delle Pissotte è una valle pensile nei confronti della valle dell’Orsa, a causa della diversa escavazione del ghiacciaio nelle due successive fasi glaciali (del Riss, e del Würm). Nella parte bassa della vallata, nel rio Pissotte confluisce il Rio Bissole, altro ripido solco torrentizio che scende direttamente a Brentino dal sovrastante Santuario della Madonna della Corona.
Torna ai contenuti