24/11 Le casare del Baldo
Diario di Bordo > 2023
M. Baldo
Le vie del latte tra malghe e pascoli.
24/11/2023
Tra sentieri C.A.I ben segnati e anonime tracce che si perdono nel sottobosco, passo dopo passo oggi siamo risaliti su per le pendici meridionali del Baldo, un ideale giro ad anello tra malghe e pascoli dove la vista sul lago e i suoi monti non ci ha mai abbandonato.
In quel di Lumini (695m) la giornata inizia seguendo la via che in uscita dal piccolo borgo va’ a incrociare in località Corrubio la strada per Prada, dove lasciando alla nostra sinistra il parcheggio dell’ex albergo Sceriffo, poco su a monte deviamo a destra sul segnavia 52 per malga Zilone (735m, 15min). Nell’ombra dei scheletrici rami di castagni e querce non resta che seguire la bella mulattiera che in costante salita sbuca fuori dalla fascia boscata e porta tra i pascoli di Zilone (1054m, ore1), prima malga sul nostro itinerario dove tralasciando il trasversale segnavia per Fintanorbole e Lumini, più in alto ancora raggiungiamo la chiesetta di Sant’Eustachio (1130m, 20min), il posto giusto per tirar fiato e volgere uno sguardo alle nostre spalle sul centro lago e l’inconfondibile profilo del Pizzocolo. Con malga Monteselli alla nostra sinistra su a monte varchiamo un cancelletto e proseguiamo sul segnavia 51, un sentiero sempre in salita che sfiorando strada facendo un paio di pozze s’inerpica poi su per il dosso prativo di malga Zocchi (1282m, 35min), altra solida costruzione in pietra con tanto d’ovile che rievoca l’antico mestiere del malgaro. Dopo aver curiosato nei dintorni ed esserci fatti gli occhi con l’incantevole vista sul lago e i suoi monti, pochi metri di salita ancora ed eccoci sull’ampia forestale che dal vicino parcheggio delle “Pozze di Pralongo” a destra prosegue lungo la linea dell’acquedotto, una scoscesa discesa seguita da un tranquillo tratto pianeggiante che sotto l’ombrello colorato dei faggi porta alla piazzola picnic che fa proprio al caso nostro (1279m, 25min). Tralasciando il sentiero 662 che poco più avanti porterebbe a località La Fabbrica e Caprino, lì nella piazzola imbocchiamo l’invitante mulattiera che calando direttamente nella sottostante valletta prosegue poi fin sul fondo della conca che raccoglie l’acqua di Pozza Laguna prima di risalire sul solitario dosso di malga Cola Lunga (1244m, 25min), un’incantevole belvedere sul Garda dove ben oltre i monti dell’opposta costa bresciana la vista spazia libera fin alle algide vette del Brenta-Adamello, uno spettacolo che cattura lo sguardo e nutre l’anima. Davanti a tanta bellezza il tempo vola via in fretta, e così giusto il tempo di fare il punto della situazione, e con direzione sud ci avviamo su un anonimo sentiero che mettendo a dura prova il nostro senso d’orientamento ci guida tra sterpaglia e bosco verso un diroccato bàito che troviamo nei pressi del dosso di Buca Pomar, dove senza perdere di vista l’incerta traccia proseguiamo fin ad approdare sul panoramico poggio della Crocetta (1025m, 20min), dove lì sotto la croce già si respira aria natalizia. Con lo sguardo che a sud si perde nella foschia della pianura, poco sotto la rupe non resta che seguire verso destra il segnavia 53, un lungo traversone nel boscoso versante meridionale del monte Creta, dove tralasciando strada facendo la deviazione del segnavia 54 per Caprino (20min) e più avanti anche quella per malga Zilone (20min), seguendo un breve tratto della scoscesa rampa per Fintanorbole nel frattempo deviamo a destra sull’indicazione alternativa per Lumini (15min).
Seguendo così l’accidentato sentiero che giù nell’impluvio di un torrente asciutto se ne esce subito su per l’opposto versante, ecco che fuori dal bosco andiamo a intercettare la strada che qui perviene da Fintanorbole (10min), un suggestivo viale alberato che a margine dei verdi pascoli passa sotto le fronde di alcuni secolari castagni e porta dritto a Lumini, nostro punto di partenza (15min).
Dislivello assoluto 633m (↑639m, ↓651m).
Tempo di cammino ore 4:10.
Lunghezza tragitto Km 13.