27/07 Giro del Blumone
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Adamello
Giro del Blumone
27/07/2017
Con i suoi 2843 metri, a cavallo tra la Valcamonica, la Valsabbia e le valli meridionali del trentino, nell’alta valle del Caffaro il Cornone di Blumone interrompe la lunga teoria delle Prealpi bresciane per dar inizio alle articolate propaggini meridionali dell’Adamello, un'ambiente tipicamente alpino circondato da scenari suggestivi e poco frequentati, l'ideale per calzare gli scarponi e partire per una nuova avventura.
Lasciata l’auto nel parcheggio antistante l’albergo Gaver (1510m), a nord ci incamminiamo sul stradello che più avanti porta al rifugio Nikolajewska e all’edificio della centrale elettrica, dove attraversato lì il ponticello sul torrente e inerpicandoci sull’erto e acciottolato sentiero n°26, più in alto imbocchiamo il lussureggiante vallone dell’alta Val del Caffaro. Seguendo gli immancabili segnavia bianco/rossi e passando strada facendo per Malga Blumone di Sopra (1801m, 50min) e bivacco Casinello di Blumone (2100m, 50min), mantenendo costantemente la nostra rotta nord e rigirando di tanto in tanto lo sguardo alle nostre spalle per ammirare la verde valle appena percorsa, camminando a tratti paralleli al Caffaro e passando accanto a tranquille mucche al pascolo, alla fine della nostra corsa d’andata raggiungiamo Passo Termine (2334m, ore1). Al strategico valico di collegamento con le trentine valli di Leno e Daone ci attendono numerosi resti di trincee, baraccamenti, casematte e addirittura i ruderi di un ex ospedale militare, immancabili testimonianze della Grande Guerra, che anche qui tra le incombenti cime del Listino e del Blumone ha lasciato indelebili testimonianze. La breve sosta ristoratrice è occasione per ammirare il panorama, che spaziando fino al Carè Alto, a nord ci svela l’intricato dedalo di valli e convalli che solcano le propaggini meridionali del maestoso gruppo adamellino. Con direzione N/W ora risaliamo il sentiero che in alto và ad allacciarsi all’importante segnavia n°1 dell’Alta via dell’Adamello (2550m, 30min), dove seguendone il
tracciato verso sud e cambiando completamente scenario, passando dai verdi
pascoli alle granitiche pietraie della via di cresta e concentrati più a
dove poggiare i piedi che al panorama circostante, nel frattempo perveniamo all’importante
crocevia di Passo Blumone (2633m, ore1:20). Raggiunto qui il culmine massimo
della nostra escursione e tralasciata la traccia che risale erta verso la vetta
del Cornone, giù dal pendio occidentale atterriamo direttamente in riva al lago della
Vacca, dove sul terrazzo del rifugio Tita Secchi ci attende la meritata
sosta rancio (2367m, 40min).
Lasciato
il lago e raggiunto sotto l’abitazione degli addetti alla diga il
bivio della diramazione per la Bazena, imboccato a sinistra il sentiero che sotto
la seghettata cresta di Laione porta sul piccolo pianoro del Casinetto di
Laione (1943m, 50min) e più in basso ancora prosegue fino all’omonima malga di
sotto (1825m, 20min), ecco che giù dalla comoda e scoscesa carrabile di
servizio perdiamo tutta la quota faticosamente guadagnata per concludere così
la giornata nella lussureggiante Piana del Gaver (40min).
Dislivello assoluto 1123m.
Tempo totale di cammino ore 7.
Lunghezza tragitto Km 20.