15/9 Cima Valdritta - GrEsGa

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15/9 Cima Valdritta

Diario di Bordo > 2010
M.Baldo
cima Valdritta
15/09/2010
Bellissima escursione, a tratti impegnativa, che dai pascoli di Novezza ci permetterà di risalire prima sulla Val Dritta e poi sul Telegrafo, le due cime più alte dell’intera dorsale del Baldo e di tutte quelle che si rispecchiano nel fiordo gardesano.

Incamminandoci direttamente sulla strada che da Caval di Novezza (1430m) a nord dirige verso il confine regionale, dopo circa un chilometro abbandoniamo il nastro asfaltato per inerpicarci alla nostra sinistra sul sentiero 652 per il Telegrafo (1500m, 15min). Innalzandoci così sull’alpe di Novezza e facendoci strada tra gli acuminati aghi dei pini mughi, stando ben attenti a non inciampare su qualche radice affiorante o qualche gradone roccioso nel frattempo raggiungiamo il bivio col sentiero 66 (1700m, 25min), punto questo dove abbandonato il lungo traversone del mitico sentiero del Marocco, su terreno sempre più roccioso e impervio risaliamo dritti verso monte fin a intercettare nei presi della forcella di Val Fontanella il segnavia 651, il trasversale sentiero che sotto cresta corre lungo l’intera dorsale del Baldo (2105m, 50min). Proseguendo a questo punto sull'aerea e più agevole alta via, verso nord raggiungiamo nel frattempo forcella Valdritta (2107m, 20min), altro bivio dove abbandonato qui il sentiero maestro e arrampicandoci sull’impervia traccia che risale alla nostra sinistra, tra roccette e magre zolle erbose alla fine approdiamo non senza poca fatica su Cima Valdritta (2218m, 20min), la massima elevazione del Baldo e di tutti i monti che incorniciano il fiordo gardesano. La vista da quassù spazia libera senza ostacoli sui proverbiali 360°, e se sotto di noi ci appare un’ampia porzione del nostro lago, tutt’attorno individuiamo una miriade di dorsali e isolate cime, alcune a noi già note, e molte altre ancora da scoprire. Scattate le rituali foto di cima non rimane che calare nuovamente sul sottostante sentiero 651, dove camminando ora a ritroso verso sud, alla fine raggiungiamo il rifugio Barana e la soprastante croce di vetta di Cima Telegrafo (2200m, ore1:10), la seconda elevazione del Baldo e della nostra giornata.
Dopo l’ennesima sosta contemplativa, giù in basso riacciuffiamo nuovamente il sentiero 651, dove tornando stavolta sui nostri passi verso nord, ecco che da lì a poco giù a destra deviamo sul segnavia 652. Calando così lungo il mitico sentiero del Marocco, lì immersi nell’intricata macchia dei mughi superiamo l’intermedio bivio già incontrato al mattino, prima di concludere la discesa in valle direttamente al Caval di Novezza, nostro punto di partenza (ore1:20).
Dislivello assoluto 800 m.        
Tempo totale di cammino ore 4:40.                                        

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