23/06 Corno di Renon - GrEsGa

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23/06 Corno di Renon

Diario di Bordo > 2020
Corno di Renon
23/06/2020
“Il gran cinema di Dio”, così lo scrittore alpinista Giovanni Cenacchi immaginava le montagne. Un’espressione dal forte impatto emotivo e forse un po' impertinente, ma che ben rappresenta l’incantevole scenario che appare davanti ai nostri occhi mentre camminiamo tra i verdi alpeggi dell’altopiano di Renon, dove a 360° si spalanca l’incantevole vista sulle più famose scogliere dolomitiche.

Arrivati di buon mattino sull’altopiano di Renon, con sorpresa ci ritroviamo dinnanzi alla stazione ancora chiusa della cabinovia che da Pemmern (1538m) risale direttamente sulla Cima Lago Nero, punto di partenza per panoramiche passeggiate. Un’imprevisto questo che di certo non impedisce di lasciare l’auto lì nel parcheggio e incamminarci a nord sul segnavia n°7, una lunga stradina asfaltata che con lievi saliscendi nel bosco e superato strada facendo il crocevia del valico di Rosswagen, tira dritto fin a località Gissmann (1577m, ore1:15), punto di svolta della nostra escursione dove abbandonato il bucolico paesaggio che profuma d’erba appena falciata e fieno, è arrivato il momento d’inerpicarci su per il boscato versante occidentale del Corno di Renon. Ignorata la sterrata e arrancando invece su per il sentiero n°2, mentre la vista s'allarga sempre più sulla Val Sarentino e i suoi monti, ecco che superata nel frattempo la fascia boscata e passando accanto ad una caratteristica “Wetterkreuz”, su in alto sbuchiamo nel rigoglioso alpeggio della “Gissmannhütte” (1860m, 40min), un’idilliaca valletta d’alta quota dove il dolce scampanellio delle mucche e l’inebriante profumo dei fiori invitano a rallentare il passo e recuperare un po' di fiato. Calpestando morbidi tappetti erbosi pregni d’acqua e passando accanto a rosei cespugli di rododendro, in alto andiamo ad intercettare l’ultimo tratto di sterrata che rimonta sulla brulla gobba del Corno di Renon “Rittner Horn” (2261m, ore1:30), un strategico balcone sospeso sulla Val d’Isarco dove è impossibile rimanere indifferenti all’affascinante vista panoramica che passando dalle maestose scogliere dolomitiche alle algide vette dell’Ortles e i perenni ghiacciai della Staibal, termina  infine sulle nordiche vette della Val Aurina, una moltitudine di monti e valli che divien difficile elencare tutti. A questo punto della giornata la sosta rancio al vicino rifugio è d’obbligo prima di imboccare il segnavia n°4, uno dei tanti sentieri che deviando ai piedi del rifugio verso nord, con la vista rivolta sull’Alpe di Siusi e Val Gardena porta a intersecare il segnavia n°15, un lungo e flessuoso sentiero dove passando dalla fascia dei mughi a quella dell’ombrosa abetaia e traversando strada facendo solari praterie, con un ampio giro verso sud stavolta porta al rifugio del Corno di Sotto “Unterhornhaus” (2044m, ore1:35).
Tra i molteplici sentieri che qui incrociano a destra seguiamo la sterrata che ai piedi di Cima lago Nero cala verso sud, un comodo tracciato che in costante discesa porta a intersecare il sentiero n°1, l’ennesima deviazione verso est che passando sotto l’impianto della cabinovia più in basso va ad intercettare la brulla pista riservata ai slittini, un comodo sentiero che scivola direttamente giù nel parterre d’arrivo della stazione di Pemmern (ore1:10), nostro punto di partenza.
Dislivello assoluto 723m. (+1266 -1264)
Tempo di cammino ore 6:10.
Lunghezza tragitto Km 22.
                                                                                
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