22/06 Costabella - GrEsGa

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22/06 Costabella

Diario di Bordo > 2024
M.Baldo
Costabella
22/06/2024
In questo bizzarro “principio d’estate” dove le perturbazioni si susseguono senza sosta, sarebbe un vero peccato lasciarsi sfuggire una splendida giornata come quella di oggi. Un fine settimana all’insegna del bel tempo che inevitabilmente ha richiamato un bel po’ di gente anche su per i sentieri della Costabella, la prima elevazione del Baldo per chi arriva dal basso lago. Sentieri e rifugi fin troppo affollati per chi cerca la proverbiale tranquillità della montagna, ma d'altronde questo è lo scotto da pagare per godere dell’impareggiabile vista sul Garda, che quassù non delude mai.

Riservandoci il sentiero Ottaviani per il successivo rientro, lì sul tornante di malga Valfredda Crocetta (1321m) proseguiamo sulla carrozzabile che nell’ombra di Punta Naole risale a sud, un’agevole stradina asfaltata che all’altezza dei Colonèi di Caprino diventa sterrata per impennarsi subito dopo su per un’improvvisa rampa cementata, un’erta salita seguita da un’altrettanto scoscesa discesa prima d’attaccare la successiva rampa che sale ai Colonèi di Pesina (1336m, ore1), un’originale casera del Baldo che ben affacciata a sud offre un’ampia vista sulla piana di Affi e uno spicchio di lago. Girate le spalle all’originale casupola e ai simpatici folletti che l’abitano, con un deciso cambio di rotta seguiamo ora il sentiero che a fianco del vicino bàito s’abbassa nella vallecola giù a sinistra, un’alternativa alla carrozzabile sterrata che nel sottostante boschetto va a intercettare comunque il sentiero 662, l’evidente mulattiera che sotto l’ombrello dei magnifici faggi sale a nord verso l’imbocco della lussureggiante Val di Naole (15min). Racchiusi nel morbido abbraccio dei due crinali che a destra e a sinistra proteggono questo giardino segreto, tra boschetti e radure procediamo in costante salita sul sentiero di fondovalle fin a intercettare più avanti la stradina brecciata per il bàito di Naole e l’omonimo forte, una via d’uscita che a sinistra risale al varco che qui separa le creste di Naole da quelle di Costabella (1620m, 50min), altro affaccio sul Garda davanti al quale è impossibile rimanere indifferenti. Tralasciando il sentiero di cresta, giù dall’opposto versante andiamo ora a intercettare la rotabile che sale dalle due Pozze di Pralongo, un’agevole sterrata che in costante salita taglia stavolta il fianco occidentale delle Creste di Costabella, e che sempre vista lago più avanti abbandoniamo per deviare sull’erbosa traccia che sale alla nostra destra, un’alternativa al ben più lungo giro della strada che mantenendosi in quota porta dritti al rifugio Fiori del Baldo (1850m, ore1), un’appetibile punto panoramico fin troppo facile da raggiungere, soprattutto per chi ai sentieri preferisce la seggiovia che qui sale da Prada. Ed è così che tra sferragliare di funi e vocìo di turisti, nell’insperata ricerca d’assaporare la proverbiale tranquillità della montagna attacchiamo senza tregua l’erta china che porta al sovrastante Chierego (1911m, 20min), altro rifugio immancabilmente affollato, e che lì poco sotto la tondeggiante sommità della Costabella e a cavallo dei due versanti del Baldo rappresenta la meta di questa splendida giornata estiva. Sulla panoramicissima terrazza, con l'altopiano lessinico alla nostra sinistra, la pianura che si distende a sud e il profondo fiordo gardesano che a destra sembra così vicino da poterci cascare dentro, tra panini, birra e bella compagnia il tempo vola via talmente in fretta che vien il momento di rimetterci in cammino. Un ritorno tutto in discesa, dove tornando a ritroso fin al sottostante Fiori del Baldo e mantenendoci stavolta sul sentiero di cresta, più a sud arriva il momento d’abbandonare l’alta via e la vista del lago per deviare giù a sinistra fin al bivio di Bocchetta Naole (1686m, 45min).
A questo punto della giornata, tralasciando qui l’indicazione per il Forte di Naole e l’omonima valle, dritti giù nel boscoso versante orientale del Baldo non resta che seguire il scosceso sentiero Ottaviani, un tracciato ben mantenuto e a tratti gradinato, che in costante discesa atterra proprio dinnanzi a Malga Valfredda Crocetta, nostro punto di partenza (30min).
Dislivello assoluto 590m (↑613m, ↓599m).
Tempo di cammino ore 4:40.
Lunghezza tragitto Km 14.
                                         
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