04/03 M.Lisser - GrEsGa

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04/03 M.Lisser

Diario di Bordo > 2021
Asiago
M.Lisser
04/03/2021
La scusa d’accompagnare l’amico Sergio a sciare oggi si rivela l’occasione giusta per un’escursione tutta speciale, infatti oltre ad esplorare il lembo nordorientale dell’Altopiano d’Asiago, una zona a noi nuova e conosciuta per il suo clima particolarmente rigido come la “Finlandia d’Italia”, interrompendo il nostro viaggio in auto al Bivio Dori (1100m) abbiamo la possibilità di iniziare da lì un’escursione i cui punti di partenza e arrivo non coincidono.

Lasciando che Sergio prosegui in auto per Valmaron, la nostra giornata inizia camminando direttamente sulla provinciale che porta all’abitato di Stoner (1075m, 30min), una frazione di Enego dove davanti alla chiesa scorgiamo il segnavia 865 per il M.Lisser. Su per la stretta via che alle spalle della chiesa porta a contrada “Godonella”, con direzione N/O iniziamo a risalire la brulla dorsale che separa la valle del Pirco da quella di Godeluna, una moderata ma costante salita che fra prato e neve porta alla sovrastante casara Marinelli (1228m) e più in alto ancora a quella di Crestani (1301m), stalle e alpeggi ancora assopiti nel torpore invernale dove lasciandoci alle spalle la vista sull’altopiano e mantenendo alla nostra destra quella sul Grappa e le Dolomiti Bellunesi, nel frattempo saliamo di quota fino ad intercettare la trasversale strada che perviene da casara Tombal (1423m, ore1), pochi metri di sterrato che a sinistra portano al crocicchio di località Làmbara. Lasciata lì alla nostra sinistra l’ennesima malga, sull’indicazione per il forte riprendiamo a inerpicarci sull’erto e innevato pendio meridionale del monte Lisser, una lunga marcia nella neve dove abbandonata alla sovrastante casermetta (1550m, 30min) la carrabile fin qui seguita, su per la massima pendenza risaliamo direttamente sul strategico cucuzzolo del Lisser stesso e alla sua fortezza (1633m, 30min), il posto giusto per ammirare con tutta tranquillità l’ampio panorama che oltre l’immancabile vista sul dirimpettaio Grappa offre sullo sfondo di un cielo non proprio limpido un’ampia visuale che da nord a ovest spazia libera dalle Pale di San Martino alle Vette del Feltrino e del Lagorai, fino ad abbracciare l’intero Altopiano dei Sette Comuni. Benchè il poderoso “Leone dell’Altipiano” sia chiuso al pubblico, attraverso le grate di una finestra riusciamo comunque a rubare qualche interessante scorcio del suo interno prima di risalire la scala che all’esterno delle antiche mura porta direttamente sul tetto del forte, una solare terrazza dove tra le cupole metalliche che sigillano le postazioni dei cannoni è arrivato il momento della sosta rancio.
Raggiunta la meta e soddisfatta la curiosità, a questo punto della giornata non resta che lasciare la panoramica terrazza e infilare la scoscesa pista che giù in picchiata dal boscoso versante occidentale termina nel parterre d’arrivo delle dismesse piste da scii di Enego 2000 (30min), una struttura ricreativa abbandonata a sé stessa dove seguendo la strada asfaltata da lì a poco terminiamo la nostra giornata davanti al rifugio di Valmaron (1400m, 10min).
Dislivello assoluto 533m.
Tempo di cammino ore 3:10.
Lunghezza tragitto 11Km.
                                            
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