09/08 Val Brembana - GrEsGa

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09/08 Val Brembana

Diario di Bordo > 2024
Alta Val Brembana
Carona→ Carisole→ Passo della Croce
09/08/2024
Oggi la curiosità d’esplorare nuovi orizzonti ci ha portato nell’alta Val Brembana, e precisamente in quel di Carona, una nota località sciistica e ideale punto di partenza per delle tranquille escursioni tra le vette e i rifugi delle più suggestive Alpi Orobie.

Nella parte alta di Carona (1140m), poco oltre la stazione della seggiovia lasciamo l’auto nei parcheggi disposti lungo la strada per seguire l’indicazione del segnavia 207 per la Val Carisole, un erto viottolo acciottolato e a tratti gradinato che alla nostra sinistra s’inerpica su per il boscoso versante dell’Alpe Soliva. Con l’azzurro lago che laggiù fa l’occhiolino nel fondovalle ci alziamo velocemente sopra l’abitato e i tetti delle case, fin a intercettare la strada forestale, una polverosa sterrata dalla pendenza spesso proibitiva che su per il bosco continua a salire senza tregua fin a sbucare accanto alla stazione d’arrivo della seggiovia (1754m, ore1:30). Lasciandoci così alle spalle sia il bosco che la salita, ecco che dinnanzi a noi si spalanca la solare Val Carisole, una lussureggiante valletta d’alta quota solcata dall’omonimo torrente e punteggiata qua e là dall’ordinata schiera di piloni degli impianti da scii, e che lì racchiusa nel morbido abbraccio dei monti ispira pace e dona sollievo a fiato e gambe, mentre incamminandoci sulla sterrata di fondovalle e passando strada facendo sotto il rifugio Terre Rosse, più avanti ancora deviamo sul sentiero che tra i pascoli alla nostra sinistra risale fin a intercettare la rotabile per Foppolo (20min), una striscia di nuda terra e sassi che con un’ultimo strappo s’inerpica fin al Passo della Croce (1953m, 20min), il posto giusto per uno sguardo dall’alto sull’intera conca di Carisole, i suoi rifugi e la ragnatela di sentieri e piste che l’attraversano. Fra la traccia di sinistra per il Valgussera e il sentiero a destra per il Montebello, noi a questo punto preferiamo tornare sui nostri passi ridiscendendo la medesima stradina che ci ha portato fin quassù, una scoscesa discesa che richiede attenzione alle jeep navetta che qui salgono da Foppolo, un tranquillo viavai di quattro ruote motrici che non disturba più di tanto, mentre superata strada facendo anche la precedente deviazione per il fondo valle, dritti sulla sterrata andiamo a intercettare in piena curva l’indicazione per la Val Sambuzza e il rifugio F.lli Calvi (1970m, 20min). Al sentiero 208 che s’innalza bruscamente verso nord, preferiamo seguire il tranquillo tracciato della stradina che tra scampanellio di mucche e inebriante profumo d’erba e fiori disegna un’arco perlopiù pianeggiante in testa alla valle, prima di risalire dolcemente sull’opposto versante e approdare così sulla terrazza del rifugio Mirtillo (2090m, 20min), il posto giusto per disfarci degli zaini e goderci in bella compagnia questa splendida e rilassante giornata di sole. Tagliatelle ai mirtilli/funghi e un boccale di birra sono quel che ci vuole, prima di scattare la rituale foto di gruppo e proseguire sulla stradina che alle spalle del successivo rifugio Terre Rosse s’innesta poi sulla brulla pista da scii che giù a sud scivola nel parterre d’arrivo della seggiovia che sale da Carona (30min).
Chiuso così il nostro circuito ad anello nella conca di Carisole, a questo punto non resta che digradare giù dalla medesima stradina risalita al mattino, un’interminabile e scoscesa discesa che come spesso accade si rivela più impegnativa della salita, e dove imboccato in dirittura d’arrivo il viottolo acciottolato che si fa strada tra un gruppo di casupole in pietra e sasso, alla fine della discesa eccoci di nuovo al nostro punto di partenza (50min).             
Dislivello assoluto 813m. (↑925m, 980m).
Tempo di cammino ore4:10.
Lunghezza tragitto Km 13.               
                                  
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