26/09 M.Carone
Diario di Bordo > 2017
Val di Ledro
M.Carone
26/09/2017
A ranghi ridotti oggi ritorniamo in Val di Ledro, dove lasciate le tranquille rive dell’omonimo lago, dal fondovalle ci inerpichiamo sulle creste di confine fra Trentino e Lombardia, e dove molteplici fortificazioni sono lì a testimoniare quel che un tempo era la frontiera dell’Impero Austroungarico.
Da Prè (501m.) ci incamminiamo sulla stretta e ripida carrareccia che passando per la piccola cappella della madonna del Cinale (615m.) su a monte conduce all’amena conca prativa di Leano (888m), un fiabesco villaggio di montagna che per la felicità dei villeggianti oggi giorno si popola solo d’estate. Proseguendo a questo punto in direzione della testata della valle di S.Antonio, abbandonato nel frattempo il pianoro e iniziando ad arrancare sulla carrareccia che si inoltra nel bosco, intersecando strada facendo il corso di un torrente e transitando in breve sequenza per un caratteristico passaggio stretto fra due pareti rocciose, sbucati poi in un solare valloncello prativo ecco che giungiamo a Malga Vil (1110m.). Lasciata la malga a destra proseguiamo lungo la mulattiera fino ai prati di Guil, e da lì prima per segnavia 114 e poi 113, attraversata la fascia boschiva che sale moderatamente fino ai ruderi di un villaggio militare, in breve guadagniamo la cima del Carone (1621m.), dove oltre all’evocativa croce di vetta ci attende un spettacolare vista sul Garda e il dirimpettaio Baldo. Digradando a questo punto giù dal versante S/E, per tratti gradinati e aiutati da un cavo di sicurezza, giù in basso confluiamo sul comodo tracciato del sentiero “Antonioli”, che pressoché pianeggiante porta ora al bivacco di “Baita Segala” (1246m), altro eccezionale balcone affacciato sul Garda.
Ritornati dopo la meritata sosta sul sterrato del sentiero Antonioli e riprendendo lì il nostro cammino verso S/W, transitando per Bocca dei Fortini e tralasciando più avanti l’indicazione per passo Nota, alla nostra destra seguiamo l’ampia sterrata del circuito per le “Bike”, che in forte discesa e a tratti cementata, passando per i prati di Legos giù in basso termina direttamente sulle rive del lago di Ledro, dove per strada non ci rimane che ritornare a Prè, nostro punto di partenza.
Tempo di cammino ore 6:20.
Lunghezza tragitto Km 18,50.
Dislivello assoluto 1200m.