29/09 M.Pastello
Diario di Bordo > 2017
Valpolicella
M.Pastello
20/09/2017
“Temporal da ‘l Pastel nol bagna gnanca el capel.”
(antico proverbio veronese)
Lasciate alla nostra destra le rovine della chiesa di S.Marziale e raggiunte subito dopo le prime abitazioni di Breonio (860m.), poco più avanti il nostro viaggio in auto termina nell’ampio parcheggio antistante il “Ristorante Breonio”, dove giusto il tempo per un caffè e calzare gli scarponi, e via…la nostra avventura tra i monti della Valpolicella ha inizio.
Camminando verso l’interno del paese e lasciata l’antica e “originale” chiesa di S.Marziale, a destra proseguiamo lungo la viuzza che in breve porta dinnanzi all’antica fontana del “Coaleto”, dove un rustico segnale in legno ci indica la direzione per M.Crocetta. Uscendo dal pittoresco borgo e persistendo ancora per un breve tratto sulla strada asfaltata che risale verso monte, da lì a poco alla nostra destra imbocchiamo il sentierino che a N/W attacca deciso la salita alla cima, e anticipando strada facendo alcune luminose viste sulla dirimpettaia catena baldense e il profondo solco dell’Adige, passo dopo passo su in alto giungiamo al primo cekpoint della giornata, il M.Crocetta (952m, 30min). Proseguendo a questo punto sul sentiero che a sud segue la dorsale montuosa affacciata sulla Val d’Adige, alternando viste sull’altopiano Lessinico a quelle sul Baldo nel frattempo deviamo sulla breve traccia gradinata che a destra risale sull’intermedia cima del Pastelletto (1031m, 25min), una rupe rocciosa invasa da arbusti e da un paio di poco edificanti antenne dove c’è gran poco da vedere. Ritornati a questo punto sul tracciato del sentiero 240, perdendo gradualmente quota verso sud e tralasciata strada facendo la diramazione che a destra cala giù a Dolcè (25min), ignorando subito dopo anche quella sinistra per località Paroletto e persistendo invece diritti lungo il versante ora affacciato sull’altopiano lessinico, più avanti giungiamo a località Masua (920m, 30min), dove purtroppo una recinzione preclude l’accesso all’omonimo forte. Camminando a questo punto direttamente a sud lungo la strada asfaltata e raggiunta più avanti località Molane (903m), abbandonata lì la strada e passando tra i casolari della borgata, prima per prato e poi nuovamente nel bosco il sentiero 240 ricomincia a guadagnare quota conducendo sul piccolo pianoro dedicato alla Madonna di “La Salette” (1060m, 30min), dove accanto alle statue dei due pastorelli e dell’Immacolata inizia l’evocativa Via Crucis che più in alto ancora termina ai piedi di una grande croce metallica (1106m, 10min), una sorta di anticima nord del Pastello con vista sul Baldo e la Valdadige. Giusto il tempo per una foto di gruppo, e proseguendo in quota poco più a sud eccoci sulla vetta principale del Pastello (1110m, 20min), ultima e massima elevazione della giornata, dove un po’ in disparte dalla selva d’antenne che occupa quasi l’intero crinale, lì sotto la croce in pietra ci gustiamo la sosta rancio e l’incantevole panorama, che oltre all’immancabile vista sul Baldo e i monti del circondario, a sud svela un ampio scorcio sul basso Garda, la Valpolicella e la pianura Padana. Ritornando brevemente sui nostri passi verso nord e lasciata così la vetta del Pastello, prima della croce delle Salette stavolta a destra caliamo direttamente giù dalla strada sterrata di servizio alle cave. Una via alternativa che senza passare per l’evocativo monumento dedicato alla Madonna va comunque a confluire nuovamente sul sentiero 240, dove tornando sui nostri passi giù a Molane e proseguendo poi per forte Masua, più avanti ancora arriviamo a Paroletto (ore1), ennesima località nel territorio di Breonio.
A questo punto della giornata, sul lato opposto della provinciale seguiamo l’indicazione azzurra che a sud invia giù a Camporiondo, un sentiero locale che sotto al piano stradale ripiega nuovamente a nord e torna a Breonio (ore 1:10).
Dislivello assoluto 250m.
Tempo di cammino ore 5.
Lunghezza tragitto Km. 17.