13/07 Lago Erdemolo - GrEsGa

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13/07 Lago Erdemolo

Diario di Bordo > 2024
Val dei Mocheni
Lago Erdemolo
13/07/2024
Lasciata a Pergine la Valsugana, a sinistra risaliamo nella recondita Val dei Mocheni, una valle incantata dove tra ruscellare d’acqua e fitti boschi ci ritroviamo a seguire segnavia dalla toponomastica di chiara origine teutonica. Un particolare questo che aggiunge fascino a questo luogo speciale, dove la natura e la sua gente hanno ancora un ruolo importante.

Confidando nelle più rosee previsioni e infischiandocene della grigia velatura che lassù sembra voler rovinar la giornata, dal nostro parcheggio ci avviamo sul segnavia 325 (1350m), una leggera salita lungo la sponda del Fersina, prima d’abbandonare il fondovalle e innalzarci tra i pascoli di località Unterstòll, dove scavalcato un ruscello e senza disturbare le mucche al pascolo, più avanti ancora arriviamo al ponte che al di là del Fersina ci porta sulla sinistra orografica della valle stessa (1440m, 20min). Scrosciare d’acqua, verdi pascoli e rosei cuscini di rododendri, compagni di viaggio perfetti per appagare tutti i sensi e ingannare la fatica della salita, mentre arrampicando senza tregua tra gli ultimi abeti e pietre rivestite di muschi e licheni, su per un ultimo strappo ci affacciamo sulla conca del lago Erdemolo (2014m, ore1:30), una cristallina pozza d’acqua che ispira la prima sosta della giornata. Come d’innanzi al più famoso specchio magico delle mie “brame”, lì sulla superficie del lago le nuvole che vi si riflettono sembrano interrogarci sul da farsi, un’incertezza meteo che all’aereo sentiero delle creste ci fa propendere per il 324, il traversone che in capo alla Val del Fersina disegna un piacevole saliscendi tra magri tappetti d’erba punteggiati di fiori e rari larici dai tronchi magnificamente contorti, e dove superato strada facendo l’intermedio collegamento con la sovrastante via delle creste (2046m, 40min) e guadato subito dopo un torrente, ecco che più avanti ancora arriviamo al successivo bivio col sentiero 343B di località Intertol (1863m, 40min). Tralasciando per ora l’indicazione che invia giù in valle, su a monte risaliamo contro corrente lungo l’argine dell’ennesimo ruscello, un ultimo tratto in salita che tra radici affioranti e passerelle in legno porta dritti al pittoresco rifugio Sette Selle (1977m, 30min), un originale fabbricato in pietra e legno che lì ai piedi dell’omonimo monte ci aspetta a porte aperte. Girate le spalle all’anfiteatro roccioso del Sette Selle e al suo rifugio, non resta che calare nuovamente nella sottostante fascia boscata, dove preferendo al bivio più in basso deviare sull’alternativo segnavia 343, passando in successione per l’ennesimo crocicchio della Croce di Laner (1860m, 20min) e per i suoi bàiti, giù nel bosco attraversiamo una prima volta la strada asfaltata prima d’atterrare più in basso ancora nell’area sosta di Fròten (30min).
Nell’ampio parcheggio a pagamento di Palù del Fersina, tra chiosco e bancarella con prodotti del luogo una breve pausa è d’obbligo, prima di riprendere il sentiero che lì a fianco cala ulteriormente tra i pascoli di malga Unterstòll, dove tra ruscellare d’acqua e mucche al pascolo non rimane che tornare sui nostri passi fin là dove tutto è iniziato (20min).
Dislivello assoluto 664m. (↑824m, ↓832m).
Tempo totale di cammino ore 4:50.
Lunghezza escursione 13 Km.
                               


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