10/05 Lago delle Malghette
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Adamello/Brenta
Lago delle Malghette
10/05/2015
Con gli amici del gruppo C.A.I di San Pietro in Cariano oggi ci avventuriamo su per le propaggini orientali della Presanella, dove i dirimpettai picchi dolomitici del Brenta contendono la scena ai pittoreschi laghetti incastonati tra le pareti di scura tonalite che svettano alle nostre spalle. Ed è così che deviando a Trento nella laterale Val di Non e proseguendo poi a Cles per Madonna di Campiglio, risalita a Folgarida l’erta strada dei Monti Alti infine il nostro viaggio termina dinnanzi al pittoresco albergo “Dal Bracconiere”, punto di partenza della nostra escursione.
Lasciata alle nostre spalle l’amena località di villeggiatura e seguendo a sud il segnavia 265, attraversato strada facendo il parterre d'arrivo dell'area dedicata allo scii e seguendo verso monte un tratto dell'erbosa pista, ecco che da lì a poco abbandoniamo il solare pendio per immergerci nel folto bosco alla nostra sinistra. Accompagnati dal sommesso brusio della numerosa comitiva che in ordinata fila indiana non può far a meno di rallentare davanti all’incantevole scenario del Brenta, soffermandoci di tanto in tanto ai piedi di qualche maestoso larice o abete per seguire le interessanti informazioni che il nostro accompagnatore con passione elargisce, ed ecco che transitando nel frattempo per malga Folgarida di Dimaro (1662m, 55min) più avanti perveniamo nella successiva radura di malga Vigo (1800m, 55min), dove la scusa di ricompattare il gruppo è l’occasione giusta per tirare un po' il fiato. Issandoci a questo punto su per la brulla pista dell’ennesima pista da cii e scomparendo più in alto nuovamente nella fascia boscata, accompagnati dall’incessante scroscio dell’acqua che ricade dal vicino Meledrio, su per un'ultimo brusco cambio di pendenza approdiamo sulla terrazza del pittoresco rifugio delle Malghette (1890m, 25min), che al di là del ponticello sul torrente si specchia nelle limpide acque dell’omonimo lago. Dopo la sosta rancio, camminando in senso antiorario sul pianeggiante e tranquillo lungolago nel frattempo perveniamo sull’opposta sponda, dove lasciandoci alle spalle l’anfiteatro di cime della Presanella, come d’incanto dinnanzi a noi si spalanca un panorama mozzafiato, dove la vista sull’intero lago e l’oscura pineta, ad oriente s’illumina sul scenario del Brenta. Dopo aver immortalato l’incantevole panorama, non rimane che riprendere a camminare lungo l'accidentato e ancora innevato sentiero che aggira il lago a sud, per concludere così il periplo sulle tumultuose rive del Meledrio (40min).
Giusto il tempo per un’ulteriore breve pausa, e imboccato il scosceso sentiero n°201 che qui digrada lungo l’argine destro del torrente, inizialmente agevolati da una comoda scalinata e poi per sterrato, sempre immersi nel bosco proseguiamo in costante discesa fino a Passo Carlo Magno (1662m, ore1:20), dove oltre all’autobus ci aspetta un lauto spuntino, occasione non solo per ritemprarci dalla fatica ma anche per approfondire ancor di più la conoscenza con gli amici del C.A.I della Valpolicella. Che dire…complimenti sinceri a tutto lo staff e alla simpatica comitiva, e arrivederci alla prossima escursione.
Dislivello assoluto 600m.
Tempo di cammino ore 4:15.
Lunghezza del tragitto Km 12.