22/01 Castelberto
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Lessinia
M. Castelberto
22/01/2022
Come ben si sa, i veri viaggi di esplorazione non consistono nello scoprire nuovi paesaggi, ma nell'avere occhi nuovi…Sarà per questo che al Passo delle Fittanze, sentieri già tante volte percorsi e panorami già tante volte visti, non finiscono mai di stupire.
Come tante volte abbiamo già fatto, qui a Passo delle Fittanze la giornata inizia incamminandoci sul segnavia 250 che sul dosso dell’omonima malga dirige a nord, un breve tratto del ben più lungo sentiero dell’alta dorsale della Lessinia che da lì a poco abbandoniamo per deviare alla nostra sinistra sull’alternativa indicazione per Castelberto (1380m, 15min). Ed è così che proseguendo al di là della recinzione in filo spinato sulla così detta “strada dei Ladri”, mantenendoci a margine della bella faggeta e abbassandoci poi tra i pascoli, nel frattempo andiamo a intercettare nei pressi di un’area picnic il circuito del “Giro Malghe” (1310m, 30min). Qui dove arriva la sterrata che sale dalla Sega di Ala, per segnavia 180 a destra c’immergiamo ora nella faggeta della “Regina”, un sorprendente bosco dalle calde tonalità ancora autunnali dove su per un brusco cambio di pendenza risaliamo velocemente di quota fin a guadagnare prima l’alpeggio di malga Lavachione (1405m, 30min), poi quello di malga Revoltel (1547m, 25min), e al di là del vecchio confine austroungarico prendiamo la traccia che a sinistra porta alla “Casera Vecia” (30min), una breve disgressione dal circuito ufficiale che offre un’interessante vista sulla Val dell’Adige e i suoi centri abitati, prima di tornare sulle nostre tracce e proseguire per malga “Coe di Ala” (1668m, 15min), altra solida costruzione in pietra dell’invidiabile vista Baldo che ben si presta all’ennesima sosta. A questo punto della giornata, superato un’ultimo cambio di pendenza saliamo fin a guadagnare l’ampia dorsale meridionale del monte Castelberto, un decisivo cambio di scenario dove con l’intero altopiano lì dinnanzi ai nostri occhi basta puntare dritti a nord, per finire la nostra corsa d’andata sul cucuzzolo di Castelberto (1765m, 25min), un’ardita rupe a precipizio sulla Val dei Ronchi che ben oltre il prospicente Carega offre una grandiosa vista sul Pasubio e l’altopiano di Folgaria. Giusto il tempo per l’immancabile foto ricordo, e lì nel vicino rifugio troviamo il posto giusto per la sosta rancio prima di tornare in pista seguendo stavolta il segnavia 111 fin al Bivio di Castelberto (1701m, 20min), punto in cui intercettato il sentiero 250 dell’alta dorsale della Lessinia, dritti a sud passiamo per l’intermedia Malga Lessinia (25min) e raggiungiamo il bivio del Pidocchio (15min).
Tralasciando per ora la provinciale che perviene da Erbezzo, alla nostra destra seguiamo il sentiero che rimonta sul vicino dosso del Bàito di Roccopiano (15min), dove baciati dal sole e con l’immancabile vista sul Baldo, al sentiero per la “Spluga del Martin” stavolta preferiamo riprendere la sottostante strada, il sinuoso nastro asfaltato che dritto a ovest porta a Passo Fittanze (35min).
Dislivello assoluto 455m.
Tempo di cammino ore 4:40.
Lunghezza tragitto Km 17.