11/12 M. Tomba - GrEsGa

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11/12 M. Tomba

Diario di Bordo > 2024
Lessinia
periplo del M. Tomba
11/12/2024
Come in quelle magiche sfere di vetro che basta agitar bene per far cader la neve, oggi eccoci qui pronti a stampar le nostre orme nel candido manto che ricopre l’intera Lessinia e i suoi monti. Un classico giro ad anello che dal fondo della conca di San Giorgio ci porterà fin sul cucuzzolo del Tomba, un’eccezionale punto panoramico che a 360° offre un’ampia vista sull’arco Alpino e la pianura.

Ciaspole ai piedi, e lì sulla griglia di partenza eccoci bei che pronti a lasciarci alle spalle il villaggio turistico di San Giorgio (1500m) per incamminarci sul tracciato pedonale, una pista ben battuta dai cingoli del gatto delle nevi, e che rigorosamente in disparte da quella dedicata allo scii corre ai piedi di Castel Gaibana e al successivo dosso dell’omonima malga, prima di ripiegare verso Bocca Gaibana stessa (1562m, ore1), una finestra spalancata sulla Val dei Ronchi con vista sul Carega da lasciare a bocca aperta. In compagnia dei pochi escursionisti che oggi son qui a godersi quest’incantevole giornata invernale, alla spicciolata riprendiamo a camminare sul segnavia 250, un tratto in leggera salita che alle pendici meridionali di Dosso San Nazzaro passa poi ai piedi del monte Sparavieri e porta dritti al bivio della Pozza Morta (1715m, ore1), dove lì nel cuore dell’altopiano, stavolta a rubar la scena sono le cime imbiancate del Baldo che a ovest sono un tutt’uno con l’Altissimo di Nago. Ignorando la traccia che risale dritta sul Sparavieri, con un deciso cambio di rotta ora a sud il sentiero va a intercettare il tracciato della vicina provinciale per Passo Fittanze, un tratto pressoché pianeggiante, dove mantenendoci alla larga dal rifugio Podestaria e proseguendo a sinistra per Bocca di Selva, ecco che alla successiva curva abbandoniamo la strada maestra per attaccare alla nostra sinistra la prima e unica vera salita della giornata (1700m, 20min). Ed è così che arrancando su per il brusco cambio di pendenza e ricalcando stavolta la più stretta traccia lasciata da una motoslitta, con la vista che a ogni passo s’allarga sempre più sull’ondulato altopiano e i monti del circondario nel frattempo rimontiamo sulla cima del Monte Tomba (1766m, 30min), dove a questo punto è sufficiente fare un giro completo attorno al rifugio Prima Neve per riempire gli occhi di meraviglia, prima di sederci attorno ad un tavolo e fare gli onori all'ottima cucina.
Tra gnocchi di malga, birra e bella compagnia, vien presto il momento d’abbandonare l’accogliente rifugio per rituffarci nella candida coltre nevosa, un  brusco cambio di temperatura che lì sul cucuzzolo del Tomba lascia appena il tempo d’immortalare ancora una volta sua maestà il Carega, prima d’imboccare la pista che giù dal versante S/E cala direttamente nella conca di San Giorgio, dove in tutta bellezza la nostra prima ciaspolata si conclude al punto di partenza (ore1).
Dislivello assoluto 266m (↑287m, ↓334m).
Tempo di cammino ore 3:50.
Lunghezza tragitto Km 10.
                                        
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