02/02 M. Belpo
Diario di Bordo > 2024
M. Baldo
da San Zeno di Montagna al monte Belpo
02/12/2024
All’insegna del massimo risultato col minimo dell’impegno, eccoci qui a San Zeno, dove una tranquilla passeggiata tra i boschi delle Sperane e del Belpo regala scorci sempre diversi sulla pianura e il nostro lago.
Terminato l’asfalto della stradina che attraversa contrada "Canevoi" (583m), proseguiamo ancora per un buon tratto in piano lungo la sterrata che dirige verso est, prima di deviare sul sentiero che alla nostra sinistra risale nel bosco (20min). Per segnavia locale S21 c’innalziamo così su per un polveroso sentiero coperto da un tappetto di foglie secche, dove nell’ombra di querce e pini silvestri ci manteniamo paralleli all'impluvio del torrente Tesina fin ad agguantare più in alto la strada proveniente da San Zeno (720m, 40min). Giusto il tempo d’incrociare il sentiero che alla nostra destra sarà poi il rientro dal circuito del Belpo, ed ecco che lungo la strada alcune mucche accorrono verso la recinzione in filo spinato che ci divide dal loro pascolo, un curioso comitato di benvenuto prima d’arrivare tra le abitazioni di Lumini (695m, 15min), piccolo borgo nel comune di San Zeno dove si respira ancora quella tranquilla dimensione umana di cui in giro si sente tanto la mancanza. Seguendo l’unica viuzza del paese, lì dinnanzi alla chiesa il segnavia S32 ci invita ora a passare sotto un caratteristico portico a volto, prima d’imboccare la bella mulattiera che su per il successivo pendio si perde ben presto nella selvaggia vegetazione che ricopre il monte Nugola, una sorta d’antecima dove più per intuito che per incerta traccia rimontiamo sulla vicina e altrettanto anonima sommità del Belpo (880m, 50min), una rotonda gobba questa invasa da cespugli e rovi che ha gran poco da offrire alla vista. Se la massima altezza del giorno non ha dato grandi soddisfazioni, ecco che giù a sud atterriamo ben presto su un solare pianoro, un balcone naturale dove oltre ad ammirare la pianura e uno spicchio di lago, ci sorprendiamo ad osservare la gonfia vela di un parapendio lì pronto a spiccare il volo. Giusto il tempo d’immortalare il colorato aquilone e far due ciacole col suo pilota, e con l’intramontabile sogno di “Icaro” lì chiuso nel cassetto delle cose da fare, non possiamo far altro che consolarci con il nostro frugale spuntino, prima di proseguire sul sentiero che intrufolandosi nuovamente nella macchia boscata nel frattempo approda sulla rupe della Crocetta (874, 20min), altro imperdibile punto panoramico dove la vista sul Garda stavolta arriva fin sulla riviera bresciana. Dopo l’ennesima sosta contemplativa, sotto la croce e il suo piccolo altare un sbiadito segnavia giallo-blu ci indirizza sul sentiero che giù nel bosco va’ a intercettare il segnavia S30 (730m, 20min), l’agevole mulattiera che con partenza e arrivo a Lumini circumnaviga tutt’attorno al Belpo stesso, e che seguendo ora verso destra, con la pianura di Affi e le sue colline sempre in vista all’improvviso ci porta dinnanzi al cancello chiuso di una proprietà privata. Un ostacolo facilmente aggirabile questo digradando sulla deviazione che giù a sinistra si mantiene all’esterno della recinzione, prima di riacciuffare in località Lavacetto nuovamente la mulattiera, dove nell’ombra di antichi castagni proseguiamo senza intoppi fin all’incrocio con la strada asfaltata per San Zeno (35min).
A questo punto sarebbe gioco facile tornare a ritroso sui nostri passi fin al punto di partenza. Ma visto che siamo qui per camminare, poco dopo l'ex locanda “La Pineta” preferiamo lasciare la strada, per prendere il sentiero che a destra risale nella rigogliosa pineta delle Sperane. Un’alternativa questa dove mantenendoci sulla diramazione più alta del segnavia S22 e attraversati alla fine del bosco i parcheggi dell’area ricreativa del “Jungle Adventure Park”, alla fine andiamo a intercettare ormai alle porte di San Zeno nuovamente la strada principale (30min), dove giusto pochi metri ancora, e dinnanzi all’albergo “Belvedere” prendiamo a sinistra la via che tra un gruppo di villini s’abbassa fin sulla stradina che torna a Canevoi (30min).
Dislivello assoluto 297m (↑403m, ↓409m).
Tempo di cammino ore 4:10.
Lunghezza tragitto Km 12.