06/04 Cima Trappola
Diario di Bordo > 2024
Lessinia
Cima Trappola
06/04/2024
Cielo azzurro e sole splendente, la giornata perfetta per tornare tra le setose praterie della Lessinia, dove sfidando le ultime chiazze di neve, crocchi, bucaneve e rosei cuscini d’erica sono un invito a nozze per i numerosi camosci che su per i pendii del Grolla e di Castel Malera hanno trovato il posto giusto per brucare i freschi germogli di primavera.
Nella conca di San Giorgio (1500m) la nostra giornata inizia seguendo verso est il segnavia 250, la stessa strada che aggirando le propaggini meridionali di Castel Malera prosegue poi per la Conca dei Parpari, e che poco dopo malga Grolla (25min) abbandoniamo per risalire alla nostra sinistra la traccia che tra setosi prati chiazzati di neve sale parallela alla recinzione in filo spinato e porta in groppa al Grolla stesso (1659m, 25min), una tondeggiante gobba questa che in dirimpetto alla catena del Tre Croci e a precipizio sull’alta valle di Giazza, alle nostre spalle offre una grandiosa vista che ben oltre l’ondulato altopiano arriva fin alle innevate creste del Baldo. A rispettosa distanza dal vertiginoso bordo affacciato sulla valle, fra trincee della Grande Guerra e fuggi fuggi di camosci proseguiamo verso nord lungo l’aereo crinale che con lievi saliscendi porta nel frattempo a Passo Malera (1722m, ore1), strategico crocevia e naturale porta d’accesso al più aspro paesaggio del Carega, dove risalendo la diramazione sinistra del 287, ecco che arrancando sempre più faticosamente nella spessa coltre nevosa andiamo a incrociare sul sovrastante valico il sentiero che sarà poi il nostro rientro (1740m, 20min). Con Castel Malera alle spalle e quello di Gaibana a sinistra, dritti a nord eccoci lì ad annaspare su per l’erto e innevato pendio che superando il colmo della Bella Lasta attacca subito dopo il brusco cambio di pendenza che porta in vetta a Cima Trappola (1863m, 40min), strategico belvedere affacciato sulla Val dei Ronchi e ideale punto d’osservazione sul maestoso gruppo del Carega, che dinnanzi a noi si mostra in tutta la sua grandezza.
Una ciacola tira l’altra, e in compagnia di altri escursionisti troviamo il tempo per dare un nome a tutte le vette che lì d’innanzi a noi danno spettacolo, prima di scattare l’immancabile foto di gruppo e tornare sui nostri passi fin al precedente valico (20min), dove digradando stavolta giù alla nostra destra, sul fondo del Vallone non resta che seguire la traccia che in costante discesa punta dritto all’ampio parcheggio di S.Giorgio, nostro punto di partenza (40min).Dislivello assoluto 360m. (↑432m. ↓427m).
Tempo di cammino ore 3:50.
Lunghezza tragitto Km 9.