21/11 M.Stivo
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Alto Garda Trentino
M.Stivo
21/11/2020
Navigando nelle acque trentine dell’alto Garda, il monte Stivo con i suoi pascoli sommitali che dolcemente digradano giù dal versante occidentale ci appare come un’invitante e facile meta da raggiungere senza troppa fatica. Ma ecco che a Passo Bordala, ai piedi del dirupato versante orientale tutto cambia e tutto si complica, a tal punto che sembra impossibile trovare proprio lì una via di salita; e invece…
A fianco dell’albergo di Passo Bordala (1250m) l’indicazione del segnavia 623 ci indirizza fin da subito nel folto bosco della Costa dei Corni, dove intersecando da lì a poco il sentiero del nostro rientro (15min.) e giunti nel frattempo al successivo bivio di località Fontanelle (10min), ecco che con un lieve cambio di pendenza abbandoniamo l’agevole mulattiera per proseguire dritti sul sentiero per Cima Bassa-Madonnina. Con la vista che al diradarsi della vegetazione spazia sempre più libera sulla Val d’Adige e il sentiero che si fa via via sempre più erto, nel frattempo eccoci alla sella della Bassa-Madonnina (1684m, ore1:00), primo check point della giornata e crocevia di più sentieri che qui ci riserva una prima vista sull’opposta Val del Sarca. Giusto il tempo per tirare un po' il fiato e scattare una prima foto di gruppo, e cambiando sentiero e direzione ora verso sud seguiamo il segnavia 617, dove lasciata alle spalle la lunga dorsale di collegamento con il Bondone e avendo ben in vista la via che ancora ci attende, tra mughi e betulle nel frattempo eccoci all’ennesimo bivio della giornata (1810m, 25min), dove abbandonato il sentiero che a destra prosegue per il rifugio, dritti dinnanzi a noi ci issiamo sul più impervio tracciolino che esposto sulla Val Lagarina risale direttamente sulla cima del M.Stivo (2059m, 35min). Sotto la croce di vetta, tra una foto e l'altra troviamo il tempo per dare un’occhio alle indicazioni che l’osservatorio lì vicino distribuisce in tutte le direzioni, un’imperdibile occasione per dare un nome ai profili dei monti meno conosciuti e più remoti che ci circondano prima di calare al sottostante rifugio Prospero Marchetti (2012m, 10min), un privilegiato balcone affacciato sul Garda e baciato dal sole che ben si presta alla nostra sosta rancio. Dopo la rigenerante pausa, giù dal versante occidentale del monte non resta che seguire il segnavia 608, un'agevole viottolo brecciato che zigzagando tra i pascoli dell’intermedia malga Stivo (1748m, 30min) giù in basso porta al crocevia di località “Le Prese” (1480m, 30min), ennesimo cambio di direzione e scenografia dove intrufolandoci nuovamente nel bosco e seguendo a sud il segnavia 608B, transitando per il centro ippico e ricreativo di località Sant’Antonio e tralasciando per ora lì l’indicazione sinistra per l’omonima chiesetta, giù per la strada asfaltata la nostra discesa termina al passo di Santa Barbara (1181m, 40min), altro cruciale cambio di direzione della nostra escursione.
Poco a monte della chiesa di Santa Barbara, in piena curva abbandoniamo la strada per imboccare a sinistra l’anonimo ma ben evidente viottolo sterrato che nel bosco va’ a intercettare la stradina per l’ormai vicina chiesetta di S.Antonio (1265m, 20min), un nastro d’asfalto che a est prosegue oltre la baita degli Alpini (1244m, 15min) fino a confluire nel sentiero che insinuandosi nuovamente nella fascia boscata torna a Passo Bordala (30min).
Dislivello assoluto 878m.
Tempo di cammino ore 4:50.
Lunghezza tragitto Km. 15.