02/09 Pietralba - GrEsGa

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02/09 Pietralba

Diario di Bordo > 2021
Tra le malghe e i boschi di Pietralba
02/09/2021
All’insegna della massima soddisfazione con il minimo della fatica, rieccoci qui sul sull’altipiano del Monte Regolo “Regglberg”, dove una fitta ragnatela di sentieri e stradine consente di tracciare un ideale giro ad anello attorno al monte Pausa Bella, un nome che già di per sé invita a rallentare il passo e godere in tutta tranquillità quest’angolo di montagna ancora incontaminata a due passi dalla trafficata Val d’Adige.

Lasciata alle spalle la maestosa facciata del Santuario di Pietralba (1520m) la giornata inizia seguendo le paline bianco-rosse dei segnavia 8 e 10, due numeri per un unico sentiero che nell’ombra del bosco dirige a sud fin a intercettare la trasversale strada forestale (20min), un’agevole e ampia sterrata dove abbandonate le due precedenti indicazioni a sinistra risaliamo al successivo crocevia col sentiero E5 (10min), altra via diretta al Santuario. Lasciata qui la strada maestra e con essa il sentiero europeo, su segnavia 15 alla nostra destra proseguiamo per un breve tratto lungo una stradina secondaria prima di scomparire tra gli abeti di un’area boscata fortunatamente appena sfiorata dal passaggio della tempesta Vaia, e dove tra monumentali alberi slanciati verso il cielo e altri divelti con le radici all’aria nel frattempo intercettiamo l’ennesima sterrata per l’ormai vicina malga Bel Riposo “Schönrastalm” (1690m, 15min), un nome che ben si addice alla sonnolenta atmosfera che ancora avvolge la malga e la vicina stalla. Ed è così che tra mucche intente ad abbeverarsi e altre che già si avviano al pascolo proseguiamo oltre fin alla prossima malga “Smiederalm” (1680m, 15min), altro rilassante alberghetto che ben collegato ad Aldino rappresenta un’alternativo punto di partenza per tante escursioni, e dove tralasciando sia la strada che la possibilità di seguire altri itinerari, a questo punto risaliamo su per la scarpata che a monte offre l’occasione d’ammirare un bel scorcio sulla Val d’Adige e i suoi monti prima di proseguire sul segnavia 5, un sentiero che a mezza costa attraversa il boscoso versante meridionale del Pausabella fin a intercettare giù a est nuovamente la forestale col segnavia E5. (1705m, 30min), ennesimo crocicchio dove anche stavolta alla via principale preferiamo la stradina che sul lato opposto riprende a salire. Mentre lì spensierati seguiamo l’agevole stradello che tra boschetti e radure risale dolcemente di quota, ecco che d’improvviso il silenzio del bosco viene interrotto da un’improvviso fuggi fuggi di cerbiatti, un fulmineo sprint da veri centometristi che non lascia nemmeno il tempo per un scatto fotografico, ma che ben impresso nei nostri occhi ci accompagna per il resto del sentiero che lassù sbuca nel lussureggiante pascolo alle pendici del Corno Bianco, un balcone panoramico affacciato sul canyon di Bletterbach che a ragion veduta si può ben considerare la meta della giornata (1845m, 35min). Lasciata la comoda panchina e l’evocativa “Wetterkreuz” che lì sul dosso erboso sembra proteggere l’intero bosco e i suoi abitanti, a sinistra riprendiamo ora a camminare sul sentiero 5A, un tranquillo saliscendi lungo il boscoso versante settentrionale dove alcuni scorci sulle aguzze guglie dello Scilliar ci accompagnano fin all’incrocio col sentiero per Passo Oclini e malga Ora (1846m, 35min), punto cruciale della giornata dove da lì a poco alla nostra sinistra perveniamo all’ormai vicina Capanna Nuova “Neuhütt” e al suo pittoresco stagno (1799m, 20min), posto e momento giusto per la sosta rancio. Tra succulenti piatti di lasagne e boccali di fresca birra nel frattempo arriva il momento di togliere il disturbo per imboccare lì vicino il sentiero n°2, un primo scosceso tratto gradinato che direttamente nel bosco si abbassa sempre più nell’impluvio fino a terminare la discesa tra i pascoli dell’ultima malga della giornata, Malga San Pietro “Petersbergher” (1530m, 40min).
Col Santuario ben in vista non resta che calare lungo la forestale fin ad attraversare il ponte e riprendere al di là del torrente la comoda stradina che in costante salita porta direttamente nel parcheggio del Santuario (50min), dove a questo punto credenti o no una visita al suo interno è d’obbligo prima di lasciare questo magico luogo.
Dislivello assoluto 330m.
Tempo di cammino ore 4:30.
Lunghezza tragitto Km. 14.
                                  
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