21/05 - GrEsGa

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21/05

Diario di Bordo > 2023
Loreto → S. Pietro in Vigneto
21/05/2023
Aria di festa e finalmente sole. Caldi e luminosi raggi che fin dalle prime ore riscaldano l’aria e infondono vigore, mentre finita la colazione ci avviamo sulla strada provinciale, una strada che causa frana al momento è chiusa al traffico, ma che però non impedisce di transitare a piedi e arrivare senza problemi al vicino borgo di Loreto (528m, 10min), dove lì davanti alla chiesa di San Giovanni Battista ci abbassiamo tra le abitazioni di Loreto Basso. Sul fondovalle ci ritroviamo così a seguire una classica pedemontana, un lungo viale fiancheggiato da imponenti querce, dove attraversato strada facendo l’abitato di Monteleto nel frattempo andiamo a intersecare la trafficata provinciale, un incrocio d’attraversare con prudenza prima d’arrivare a Raggio, altra frazione nel comune di Gubbio. Camminando da qui in poi nell’aperta piana Eugobina e senza più l’ombrello degli alberi, ci ritroviamo così a seguire l’assolata strada che per un tratto costeggia la statale, prima di superare il viadotto e continuare sul lato opposto fin all’ennesima fontana del pellegrino, occasione giusta per rinfrescarsi un po’ prima d’arrivare al ponte sul torrente San Donato, altro passaggio questo che porta a scavalcare una seconda volta la statale, prima di fare il nostro ingresso nella periferia di Gubbio (522m, ore2), dove nella laterale via Leonardo da Vinci troviamo la lavanderia che fa al caso nostro. Affidati così i panni sporchi alla lavatrice e senza i pesanti zaini sulle spalle, lì nell’ombra del Monte Ingino ci ritroviamo con nostra sorpresa letteralmente trascinati da un fiume di gente, che vestita con i vivaci colori delle loro contrade scorrazzano tra viuzze e piazzette. Infatti, coincidenza vuole che siamo capitati nel bel mezzo del mese dedicato alla “Corsa dei Ceri”, uno storico cerimoniale che oltre la giornata “clou” del quindici maggio, si ripete proprio la domenica successiva, cioè oggi, con protagonisti stavolta i così detti “Ceri Mezzani”, portati su di corsa per le pendici del monte dagli adolescenti. Dopo l’immancabile foto di gruppo sui gradini della chiesa di San Domenico, tra schiamazzi e note musicali imbocchiamo la viuzza che stretta tra i palazzi medievali porta nella piazza antistante la chiesa di San Francesco, dove finito il nostro tour nel centro storico, lì fuori dalle mura ci soffermiamo a dar un’occhio a quel che resta dell’antico teatro romano, prima di tornare alla lavanderia a ritirare il bucato. A questo punto della giornata, zaini in spalla, e passando dinnanzi alla chiesa della Vittorina ci avviamo poi sulla via che infilato il sottopasso della statale tira dritto fin a Ponte d’Assi (410m, ore1:20) altra frazione di Gubbio, dove seguendo un breve tratto di strada regionale, ecco che in uscita dall’abitato deviamo sulla stradina che a destra s’allontana dalle vie trafficate (10min). Superato strada facendo l’elegante viale alberato d’accesso a Villa Fassia e guadato all’ombra del sovrastante viadotto il torrente Acquina, dritti sul sentiero sterrato andiamo a intercettare la strada asfaltata che oltre l’agriturismo Ponte di Riocchio (450m, 30min) inizia poi a salire su in collina. Passando nel frattempo dall’asfalto allo sterrato e rigirandoci di tanto in tanto a dare un’ultimo sguardo sulla piana Egubina e l’abitato di Gubbio, sotto il sole cocente e in piena salita raggiungiamo all’ombra di alcuni alberi tre simpatiche pellegrine, l’occasione giusta per scambiare quattro ciàcole e tirar fiato, prima d’attaccare a salire fin a raggiungere sul culmine l’ennesimo casolare.  
Proseguendo a questo punto sul più agevole saliscendi che modella la dorsale, con vista sulla valle del fiume Chiascio nel frattempo passiamo dinnanzi al B&B Casalotto Francescano e proseguiamo per l’ormai vicino agriturismo Beccafico, un’oasi felice per terminare la giornata sul prato, in compagnia di alcuni alpaca al pascolo (580m, ore1:20).
Dislivello assoluto 273m (↑400m, ↓357m).
Tempo di cammino ore 5:30.
Lunghezza tragitto Km 24.
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