22/05 - GrEsGa

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22/05

Diario di Bordo > 2023
S. Pietro in Vigneto → Valfabbrica
22/05/2023
Dopo la generosa colazione e l’immancabile foto di gruppo, ecco che baciati dal sole ci lasciamo alle spalle l’accogliente casale “Beccafico” (580m) per riprendere la strada che a sud porta alla chiesetta delle Ripe (445m, 20min), un vero e proprio diario sul quale lasciar segno del proprio passaggio, prima di proseguire fin al successivo bivio, dove nel cortile di un’azienda agricola si dirama il sentiero per l’Abbazia di Vallingegno e il suo castello. Essendo fuori dal nostro itinerario, qui dobbiamo purtroppo tralasciare  la visita all’ennesimo luogo mistico, per tirare invece dritti fin al successivo eremo di San Pietro in Vigneto (460m, 40min), dove lì accanto al pozzo che sembra far da perno all’intero monastero, troviamo ad accoglierci i gentili “hospitaleros”, due bresciani DOC, che dopo le presentazioni di rito son subito pronti a riempire tazze di caffè, proprio quel che ci vuole, prima di dar una sbirciatina alla chiesetta e riprender così il nostro cammino. Con la valle del Chiascio alla nostra sinistra, verso sud le immancabili indicazioni giallo/blu ci guidano tra roverelle e arbusti di ginepro, dove all’ombra di un’aereo acquedotto da lì a poco ci ritroviamo a saltellare su dei blocchi di cemento, un semplice e ingegnoso artifizio che senza bagnar i piedi permette di guadare il torrente, prima d’attaccare l’erta salita che su nel bosco porta nella radura della solitaria chiesa di Caprignone (384m, ore1), altro significativo luogo sulla via francescana. Come nell’interminabile gioco dell’oca, dopo la salita rieccoci giù per la scoscesa discesa che in basso porta stavolta a bagnarci i piedi nell’ennesimo torrente, prima d’attaccare la successiva salita, dove sempre immersi nel bosco e issandoci su per un fangoso sentierino a tratti gradinato, finalmente in alto intercettiamo la pianeggiante sterrata che tra aperti pascoli e ampie viste sulla valle porta in località Caisassi, un gruppo di casali ben restaurati, dove tra ulivi e ficchi d’india da lì a poco troviamo Vanda, un’arzilla nonnina che sull’uscio di casa sembra tener conto di tutti i pellegrini che passano per strada. Giusto due ciàcole con Vanda e un sorso d’acqua alla vicina fontana, e lasciando alla nostra destra il Castello di Biscina (530m, ore1), a questo punto non resta che seguire senza dubbi d’orientamento la bella e comoda sterrata che dirige a sud, dove accompagnati dalla bella vista sul lago di Valfabbrica e seguendo il dolce saliscendi del tracciato, tra mucche al pascolo e vivaci colori di fiori primaverili, la lunga discesa a valle termina sulla “Strada della Diga” (360m, ore1:30), un nastro d’asfalto che a quest’ora del giorno assomiglia tanto alla piastra di un forno, e che poco più avanti abbandoniamo (350m, 20min) per seguire a destra l’indicazione per Sambuco e Coccorano. Abbandonata per ora la strada principale, su per un’erta rampa giungiamo ben presto davanti alla chiesetta di S. Marco in Sambuco (410m, 20min), dove un sorso d’acqua e una rinfrescata all’immancabile fontanella è quel che ci vuole, prima di proseguire su a monte e scomparire nuovamente nel bosco, dove tra salite e discese e senza mai abbandonare i segnavia del Cammino, con grandiosa vista sulla valle nel frattempo giungiamo dinnanzi alla chiesa di San Antimo di Coccorano (430m, 50min), altra occasione per una rigenerante sosta, prima di calare sulla bella sterrata che nella parte sud del lago offre una vista ravvicinata sulla massiccia diga di sbarramento, prima di intercettare ancor più in basso la strada precedentemente abbandonata.
Seguendo per un breve tratto la “Strada della Diga” e deviando in località “Barcaccia” sulla stradina di campagna che orientata a sud segue il corso del fiume, passando dinnanzi alla chiesa di Paolino e S.Benedetto (205m, 40min) proseguiamo dritti fin a imboccare la trasversale via che sulla nostra sinistra passa sotto il cavalcavia dell’autostrada e poi sul ponte del fiume Chiascio, prima di proseguire in leggera salita fin nella piazza principale di Valfabbrica (289m, 30min), dove l’ultima serata del nostro cammino si conclude in bella compagnia alla locanda “Sui passi di Francesco”.
Dislivello assoluto 330 m (↑908m, ↓1079m).
Tempo di Cammino ore 7:10.
Lunghezza tragitto Km 26.
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