17/06 - GrEsGa

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17/06

Diario di Bordo > 2021
17/06:
Versa →Castelmonte.
Al canto del gallo la nostra seconda giornata inizia con un’abbondante colazione, giusto quel che ci vuole prima di riprender il cammino lungo il ciglio della strada che alla periferia di Versa dirige a nord, un monotono e trafficato tratto d’asfalto che fortunatamente più avanti abbandoniamo per deviare sul viottolo che alla nostra destra si allontana tra prati e campi arati prima  di intercettarla nuovamente in dirittura d’arrivo a Medea, altra cittadina carica di storia dove oltrepassata la parrocchiale a sinistra  infiliamo la viuzza che su per la boscosa collina porta alla monumentale Ara Pacis, un grandioso monumento eretto a ricordo dei caduti di tutte le guerre sparse per il mondo (125m, ore1:30). Proseguendo sul sentiero che cala a sinistra dell’austero monumento, giù nel folto bosco passiamo dinnanzi alla chiesetta di S.Fosca per abbassarci poi tra le viuzze di Borgnano, altro centro abitato sulla nostra roadmap dove proseguendo dal cimitero in poi su sterrate di campagna, passando strada facendo per il sottopasso della strada regionale prima e per quello della ferrovia poi, ecco che nella periferia di Cormons non ci resta che seguire l’indicazione per la piazza centrale, dove dinnanzi alla chiesa di Santa Caterina troviamo il bar giusto per la nostra pausa ristoro (56m, ore1). Se la guida ufficiale del Cammino qui a Cormons prevede l’arrivo della seconda tappa, per la nostra personale tabella di marcia invece ecco che dopo la sosta di metà giornata arriva il momento di uscire dalla cittadina e passare oltre l’antico borgo di San Giovanni per innalzarci poi su per le pendici boscose del M.Quarin, il colle che a nord di Cormos rappresenta l’inizio del Collio Goriziano, un paesaggio dolcemente ondulato e tappezzato da preziosi vitigni da cui si ottengo altrettanti famosi vini, e che stretto tra l’Isonzo e il torrente Judrio si estende oltre il confine sloveno dove prende il nome di “Brda Gorika”. Con lo zaino che fa sentire sempre più il suo peso nel frattempo giù dall’opposto versante del Quarin andiamo a intercettare la provinciale 14, un nastro d’asfalto che a quest’ora del giorno assomiglia tanto alla piastra di un forno, mentre passando ai piedi della collina di Castello Trussio (65m, ore1:10) proseguiamo nel territorio di Dolegna del Collio fino ad abbandonare la strada in località Sant’Elena per deviare sulla sterrata che sempre a nord risale l’ennesima collina, una polverosa strada lontana da qualsiasi centro abitato dove tra vigneti arsi dal sole ecco che in località Casali Zorutti al momento giusto spunta una cantina, un’insperato miraggio dove all’ombra di un porticato troviamo panche e tavoli che sembrano fatti apposta per la sosta rancio (124m, 50min). Dopo esserci rimpinzati con le razioni “K” e rinfrescati con della fresca acqua di sorgente, ecco che lì a destra risaliamo alla chiesetta di S.Giacomo per poi proseguire lungo la dorsale panoramica che sfiorando il confine sloveno digrada tra i borghi di Sdencine, Scriò e Restocina, fintantoché riguadagnato l’asfalto arriviamo a Mernicco, dove al di là del ponte sul Judro entriamo nel territorio del comune di Prepotto. Col passo sempre più pesante a questo punto iniziamo a risalire verso Albana, una lenta e interminabile salita dove passando prima per la chiesetta dei SS. Pietro e Paolo nel paese di Centa, e più su ancora per la Pieve di San Pietro Appostolo in quel di Chiazzacco, ecco che alla fine di una lunga serie di curve finalmente sbuchiamo nel grande parcheggio che sta ai piedi del piccolo borgo di Castelmonte (618m, ore3:50), un’arrivo tutto in salita che ci premia con la prima vista dall’alto di un monte, giusto quel che ci vuole per concludere in bellezza la giornata prima di bussare alla porta della “Casa del Pellegrino” dove ad attenderci troviamo Diomeda, un nome impegnativo per una solare e simpatica ragazza che fin da subito fa sentire come a casa, mentre lì seduti ai tavoli del ristorante facciamo conoscenza con il gruppo di pellegrini che da qui in poi condividerà il nostro stesso Cammino.
Dislivello (+930m, -350m).
Tempo di cammino ore 8:20.
Lunghezza tragitto Km 35.
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