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11.7 Costabella

Diario di Bordo > 2014
M.Baldo Cima Costabella
11/07/2014
Da S.Zeno di Montagna risaliamo fin su a Prada, e proprio all’entrata dell’amena località turistica prendiamo a destra per la stretta e tortuosa strada asfaltata che s’inerpica fin su al parcheggio delle Pozze di Pralongo (1270m), punto di partenza della nostra avventura sulle pendici meridionale del Baldo.

Lasciata in basso alla nostra sinistra la grande pozza d’acqua e imboccata a nord la vecchia strada militare per forte Naole, nel frattempo più in alto lasciamo la forestale per imboccare oltre la sbarra metallica che troviamo alla nostra sinistra il sentiero 51 per i bàiti d’Ortigara, una deviazione questa che ci porta a camminare ancor più in profondità nel suggestivo e silenzioso bosco che ricopre questo versante della montagna. In disparte dalla più frequentata carrozzabile divien facile lasciarsi distrarre dai funghi e dai frutti che fanno capolino nell’umido sottobosco, e intersecando strada facendo il sentiero che risale dalla Val del Sacco e approdati nel frattempo nel rigoglioso alpeggio dell'Ortigara, ecco che lì vicino perveniamo alla storica chiesetta dedicata alla “Madonna della Neve” (1440m, 50min), ideale punto sosta per tirare un pò il fiato e scattare qualche interessante foto. Proseguendo sul segnavia bianco/rosso che qui è indicato col n°655, passando tra l’indifferenza delle tranquille mucche al pascolo e inoltrandoci nuovamente nel boscoso pendio che risale verso le creste di Naole, ecco che d’improvviso un stridente rumore ci risveglia dalla quiete del bosco, sono le infernali motoseghe dei boscaioli impegnati nei lavori di disbosco, un cantiere in piena attività dove respirando profumo di legno appena tagliato, tra alberi divelti e cataste di legna nel frattempo intercettiamo nuovamente la strada forestale che qui demarca nettamente la fascia boschiva dalla verde prateria alpina (1560m, 20min). Tralasciando da lì a poco la diramazione destra per l'attigua Val di Naole e l'omonimo forte, lasciandoci trasportare dal luminoso panorama del lago che come citato dal Calzolari "sembra così vicino da cascarci dentro", nel frattempo su a nord giungiamo prima al rif.Fiori del Baldo (1818m, 45min) e poi al vicino Chierego (1910m, 20min), un'ottimo punto sosta prima di proseguire dritti su per l'erbosa gobba di cima Costabella (2050m, 25min.), dove camminando tra le preziose stelle alpine che qui copiose hanno trovato il loro habitat ideale, ridiscesi poi giù al Bocchetto di Coal Santo (1980m, 20min) e risalita la successiva pietrosa rampa, alla fine del lungo saliscendi giungiamo al strategico "Passo del Camino" (2120m, 25min).
Interrotto a questo punto l'aereo tracciato della dorsale e ripiegando ora a sud sul spallone prativo di Coal Santo (2130m), calati poi nuovamente al sottostante valico e affidandoci stavolta ai vistosi bolli rossi dell’esile traccia che digrada giù dal versante occidentale (sentiero della Pastora), abbassandoci nell'intricata macchia dei mughi più a sud torniamo direttamente al rif.Fiori del Baldo (ore 1:05). Sotto un cielo che d’improvviso si è fatto color del piombo e accompagnati dai primi tuoni che già riecheggiano in lontananza, a questo punto della giornata non ci resta che accelerare il passo seguendo stavolta integralmente la vecchia strada militare che giù a sud porta direttamente alle Due Pozze (ore 1:20).
Dislivello assoluto 860 m. (+939 /-944).
Tempo totale di cammino ore 5:50.
Lunghezza del tragitto Km 18.
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