12/07 Val di Fassa
Diario di Bordo > 2017
Due giorni in Val di Fassa
12-13/07/2017
Sarà l’eccezionale e opprimente calura che non lascia scampo laggiù in pianura, o forse l’impegnativo turno di lavoro che questa stagione ci stà riservando, comunque sia nella disperata ricerca di un pò di fresco e svago, la classica due giorni tra i monti ha ricompattato alla grande il gruppo escursionistico, infatti armati di zaini, scarponi e tanto entusiasmo quest’anno siamo partiti in gran bella compagnia alla volta della Val di Fassa, dove due escursioni ben distinte ma entrambe focalizzate sul grandioso palcoscenico Dolomitico, ci stanno aspettando. Il primo giorno ci attende un percorso ad anello che a ridosso del versante meridionale del mitico gruppo di Sasso Lungo e Sasso Piatto, ritorna poi giù a Campitello attraverso la splendida val Duron, dove il meraviglioso panorama e i numerosi rifugi sul percorso ci fanno dimenticare il tempo che scorre e i chilometri macinati. Per il secondo giorno invece siamo risaliti su a Passo San Pellegrino, dove lungo la più tecnica e impegnativa alta via Bepi Zac, gallerie, trincee e impervi camminamenti, ancora una volta ci ricordano i disumani patimenti della Grande Guerra.
12/07 Sentiero “Friedrich August” e la Val Duron
Da Campitello di Fassa con la comoda cabinovia risaliamo ai 2395m. di Col Rodella, dove a 360° tutt’attorno si spalanca una luminosa vista sulle più rinomate cime dolomitiche: Sella, Sass Pordoi, Piz Boè, Marmolada…tutte lì dinnanzi a noi, così vicine che sembra di toccarle. Lasciata l’affollata
terrazza e il vicino rifugio Des Alpes, al cospetto del grandioso
Sassolungo a sinistra scendiamo lungo la stradina
n°557 fino a Forcella Rodella (2308m) e al storico rifugio
“Friedrich August” (2298m, 15min.). Giusto il tempo per immortalare straordinari scorci sulle torreggianti guglie del Sassolungo, e ripresa poi la marcia lungo il dolce e trafficato saliscendi del regale sentiero, aggirate le verdi pendici meridionali del monumentale gruppo dolomitico e transitando nel frattempo per
rifugio Pertini (2290m, 30min.), camminando ora su terreno più impervio e agevolati da un breve
tratto gradinato, alla fine eccoci al
Rifugio Sasso Piatto (2300m, 40min.), punto ideale per la nostra sosta rancio. Dopo esserci deliziati con i sapori della cucina tirolese e l’immancabile birra, zaini in spalla e via…di nuovo in marcia verso ovest, dove tralasciata la diramazione N per cima Sasso Piatto e a S il 533 che cala giù direttamente in val Duron, proseguendo sul flessuoso e meno frequentato sentiero 594, deviando strada facendo sulla gobba pratosa del
Palacia e riacciuffando giù
dall’opposto versante il tracciato ufficiale, puntando diritti a W verso i
Denti di terra Rossa eccoci infine a
Passo Duron (2204m, ore2:15.). Naturale valico di collegamento tra l’alpe di Siusi e la val di Fassa, il passo Duron rappresenta il nostro giro di boa, dove invertendo a questo punto il nostro senso di marcia verso E su segnavia 532, costeggiando le vivaci acque del rio Duron e nell’ombra dell’incombente mole del
Catinaccio d'Antermoia, tra
mucche al pascolo e caratteristici tabià, transitando per loc.
Frighela (1955m, 10min.),
loc. Zopei (1890m, 30min.) e il pittoresco punto ristoro di
baita Lino Branch (1911m, 15min.), proseguendo nella dolce discesa più in basso eccoci al storico
rifugio Micheluzzi (1860m, 15min.). Incalzati a questo punto da una leggera pioggerellina e dalla tirannia del tempo, lasciato l’ospitale rifugio e preferendo alla carrozzabile il genuino sentiero che al di là del torrente prima risale per poi digradare nel fitto sottobosco, tra scivolose
radici e felci, intercettando più volte le spumeggianti acque del Duron e ritornati più in basso nuovamente sulla carrabile, alla fine della ripida discesa concludiamo il nostro primo giorno direttamente a Campitello di Fassa (1448m, ore 1:10).
Dislivello assoluto 1000m.
Tempo totale di cammino ore 6.
Lunghezza tragitto Km 20.
13/07 Alta Via Bepi Zac
Anche questo secondo giorno in val di Fassa inizia con un impianto di risalita, infatti raggiunto in auto passo San Pellegrino, con la seggiovia di Costabella ci portiamo alla stazione a monte di
rifugio Paradiso (2170m), dove inizia la nostra seconda avventura in Val di Fassa. Arrancando sul sentiero
604, sovrastati da un splendido cielo blu genziana e dalla luminosa dorsale della
Cresta di Costabella, su verso monte raggiungiamo il
rifugio Le Selle (2528m, 45min.), dove ufficialmente inizia il sentiero attrezzato Bepi Zac. Issandoci su per
l’erta china della dorsale di Costabella, alla nostra destra E faticosamente raggiungiamo le prime testimonianze degli
avamposti austroungarici, ottima occasione per scattare qualche foto e soprattutto riprendere fiato. Superato questo primo ed erto tratto dove il Kit da ferrata è solo d’impaccio, ecco che su in alto iniziano i primi
tratti attrezzati, dove ora solo come passamano, e ora invece come sicura per tratti più esposti, seguendo il cavo d’acciaio su e giù per il seghettato fil di cresta, più avanti raggiungiamo prima
Cima della Campagnaccia (2737m, ore1:45), e poi Cima Costabella (2762m, 20min.), ottimi punti panoramici, dove oltre che sui gruppi dolomitici della Val di Fassa la vista spazia senza ostacoli sulle più lontane Pale di San Martino, il Civetta e il Pelmo. Dopo la fugale sosta spuntino, riprendendo il nostro cammino lungo la panoramica alta via e transitando senza soluzione di continuità dalla linea
austriaca a quella
italiana, curiosando strada facendo all’interno di ingegnosi bunker e sicuri punti d’osservazione, alla fine del panoramico ed evocativo viaggio in cresta ad est caliamo a
Forcella de Ciadin (2664m, ore1:10). Interrompendo a questo punto il tragitto di cresta per Cima Uomo e imboccato alla nostra destra il tracciato del segnavia “637b”, scivolando giù dal
canalone detritico e proseguendo più in basso tra gli alpestri
pascoli d’alta montagna, recuperata poi la sterrata di servizio per rif.Paradiso e proseguendo lungo la stessa fin giù a valle, infine la nostra avventura si conclude direttamente alla stazione di partenza della seggiovia di Costabella (1887m, ore1:35.).
Dislivello assoluto 950m.
Tempo totale di cammino ore 4:35.
Lunghezza tragitto Km11.