19/01 Gran Canaria - GrEsGa

Vai ai contenuti
Privacy e Cookies Policy

19/01 Gran Canaria

Diario di Bordo > 2016
Gran Canaria
18 Gennaio 2016
Spiagge assolate e acque cristalline…di certo l’arcipelago “dell’eterna primavera” non ha bisogno di ulteriore pubblicità, se però siete un pò annoiati dalla mondana vita della spiaggia, dovete sapere che nel centro dell’isola vi attende una vasta e rigogliosa “sierra” montuosa, le cui cime sfiorano i duemila metri, e le formazioni rocciose danno vita a veri e propri monumenti naturali, come il Rocque Nublo e il Pico de Las Nieves, che con i suoi 1949 metri è la cima più elevata dell’isola.
Roque Nublo
Abbandonata la costa e risalita con l’auto l’erta strada (GC-60), dalle assolate spiagge di Maspalomas ci portiamo nell’entroterra, e dopo circa un’ora di viaggio raggiungiamo “La Cumbre” la zona montuosa che domina il centro dell’isola. Oltrepassato il minuscolo abitato di Fataga, e più in alto quello di S.Bartolomè, transitando per i diversi  “Mirador” in direzione di  Ayacata, abbandoniamo la strada fin qui seguita per deviare alla nostra destra fino al comodo parcheggio presso la “Degollada della Goleta” (1577m),  ideale punto di partenza per la breve escursione al Rocque Nublo. La palina indicativa di color giallo (n°S70) ci indirizza subito lungo un comodo viottolo selciato, il quale inoltrandosi nella pineta ben presto si trasforma in un più famigliare sentiero alpestre che con leggero saliscendi prosegue a W. Avanzando sul polveroso tracciato, d’innanzi a noi di tanto in tanto immortaliamo alcuni luminosi scorci verso le pareti rocciose che più avanti ci attendono, fintantoché fuoriusciti dal margine del bosco e risalita un’ultima rampa, d’improvviso ci ritroviamo in un’ampia e assolata piazza (1813m, 45min) dove a dominare la scena è l’imponente torre di roccia basaltica del Roque Nublo, che accoppiata col più basso “EL Fraile” completa la splendida immagine da cartolina.
A questo punto, terminata la lunga e doverosa sosta contemplativa, non ci rimane che ricalcare a ritroso il medesimo tragitto appena fatto per far ritorno al nostro punto di partenza (45min).
Dislivello assoluto 235 m.
Tempo di percorrenza A/R ore 1:30.
Lunghezza totale del tragitto Km 2,200.
                                           
Pico de Las Nieves
Tornati al passo della Goleta, riprendiamo il nostro viaggio in auto (GC-216) fino alla vicina località “Llanos de La Pez” (1665m), dove nei pressi dell’area campeggio diamo inizio alla nostra seconda escursione giornaliera. Seguendo alla nostra destra le gialle indicazioni (n°S51) e attraversando un’amena area ricreativa attrezzata con tanto di panchine e tavoli da pininc, il sentiero s’inoltra subito nella folta pineta di Tamadaba in direzione del Picco de Las Nieves. Calpestando un spesso strato di secchi aghi e inebriati dall’essenza resinosa della pineta, scrutando tra le pianticelle e i cespugli del sottobosco scorgiamo dei rinsecchiti funghi, che se pure irriconoscibili in qualche modo ci fanno sentire un po’ a casa nostra. Il polveroso sentiero da lì a poco giunge d’innanzi al rifugio Diaz Bertrana (1685m, 10min), dove i nostri sentieri di andata e successivo ritorno si dividono. Proseguendo ora in leggera salita sulla diramazione alla nostra sinistra, sempre seguendo le indicazioni per il Pico de Las Nieves, più in alto perveniamo all’ennesimo bivio della “Degollada Piedras Blanca” (1820m, 30min), un strategico punto panoramico che si affaccia sulla grandiosa parete meridionale del Picco della Nieves. Persistendo anche qui sulla diramazione sinistra (a destra sarà poi il nostro rientro per completare il giro ad anello), il tracciato si fa sempre più impervio ed erto, e oltrepassata una stele in cemento, dove il bosco si fa più rado, il panorama alle nostre spalle si amplia fino a scorgere l’onnipresente Roque Nublo. Dopo la breve pausa riprendiamo ad arrancare su a monte, fino a sbucare direttamente sulla strada asfaltata nei pressi dell’osservatorio militare, dove ancora poche decine di metri su a monte,  finalmente agguantiamo il vicino Picco de Las Nieves( 1939m; 25min), il Tetto della Gran Canaria. Dal strategico punto d’osservazione, malgrado la stridente struttura militare e le innumerevoli antenne dei ripetitori, la vista spazia libera senza ostacoli sull’intera isola, peccato però che oggi un’impietosa foschia ci inibisce una vista più ampia sulle altre isole dell’arcipelago Canario.
Ridiscesi dal panoramico pulpito, e ripercorrendo ora a ritroso l’ultimo tratto di sentiero che ci ha portati fin quassù, ritorniamo al sottostante valico della Pietra Blanca (20min), dove imboccando ora il sentiero (S51) che dirige a S, seguendo le indicazioni  del “circular Llano de Las Pez” con più ampio giro, passando prima per la “Degollada de Los Gatos” perveniamo poi all’importante quadrivio alla “Degollada de los Hornos” (1730m,45min). Tra le varie indicazioni che riportano al nostro punto di partenza qui decidiamo di seguire quello più interno al bosco, e che passando nuovamente per il rifugio Diaz Bertrana (20 min) alla fine ci riporta nuovamente sul sentiero per “Llano della Pez” (10min).
Dislivello assoluto 274 m.
Tempo di percorrenza ore 2:40.
Lunghezza tragitto Km 8.
                                        
Note:
Per quanto riguarda abbigliamento e cosa mettere nello zaino, a mio parere è il solito che normalmente usiamo per l’escursione sulle nostre montagne: scarponi da montagna e abiti lunghi; mettete nello zaino una borraccia e bastoni telescopici, utilizzate un copricapo, non dimenticate l’impermeabile e proteggetevi con crema solare e per le labbra. Per quanto riguarda la cartografia, personalmente l’unica cartina che sono riuscito a reperire è in scala 1:50, non proprio l’ideale per l’escursionismo, e per quanto riguarda le guide in italiano, sia sul web che formato cartaceo non ho trovato nulla di interessante se non le solite guide turistiche. Comunque prima di intraprendere qualsiasi escursione, dovete considerare che se al nord dell’isola i sentieri seguono tracciati con pendenze poco accentuate e paesaggi abbastanza pianeggianti, al centro e nella parte meridionale si innalzano i grandi massicci montuosi, con gole profonde "Barrancos" e impressionanti crateri. Pertanto in questa zona dell’isola i percorsi sono generalmente impegnativi, ricchi di sinuosità e con notevoli dislivelli. Informatevi sulle previsioni meteo e selezionate bene l’itinerario che desiderate percorrere, poiché sebbene le distanze siano relativamente brevi, l’orografia del territorio si presenta molto accidentata e complessa.


Torna ai contenuti