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30.9 Pasubio

Diario di Bordo > 2014
M.Pasubio
Strada degli Eroi
30/09/2014

Nelle occasioni passate per risalire fin su al rifugio Achille Papa eravamo soliti imboccare la famosa strada delle 52 gallerie, oggi invece, vista l’impietosa e grigia giornata, per accorciare i tempi di cammino e di viaggio in auto ci fermiamo al passo Pian delle Fugazze (1163m), dove imboccato il segnavia n°179 (E7), partendo direttamente dal parcheggio e intersecando più volte il tortuoso tracciato della “Strada degli Eroi”, risaliamo la Val di Fieno.

Tralasciate un paio di biforcazioni incontrate sul percorso, più in alto arriviamo all’imbocco della galleria “Generale D’Avet” (1781m, ore1:20). Da qui ha inizio il tratto propriamente denominato “Strada degli Eroi”, poiché lungo la parete rocciosa sono collocate le targhe in onore delle Medaglie d’Oro al Valor Militare, che qui hanno combattuto. A differenza del boscoso pendio fin qui risalito, ora il tracciato è inciso direttamente nel costone roccioso, e oltrepassate ulteriori tre brevi gallerie, mantenendoci a debita distanza dal profondo dirupo sulla val Canale, dopo circa un paio di chilometri giungiamo allo storico rif.Achille Papa (1928m, 50min.). Proseguendo poi sopra il rifugio e seguendo un breve tratto del “Percorso Sacro”, ci ritroviamo a camminare tra trincee e manufatti della grande guerra, dove un monumentale Arco Romano è lì a indicare il punto di massimo avanzamento delle truppe austro-ungariche, mentre sulla sinistra, a passo Sette Croci troviamo l’evocativa Chiesetta di Santa Maria del Pasubio (2100m, 40min.).
Anche oggi l'impietosa foschia ci impedisce di godere del panorama circostante, e così ritornati giù al rif.Achille Papa (30min.), rinunciando a malincuore ad un più ampio giro della zona monumentale non ci rimane che imboccare a ritroso la strada degli Eroi, e concludere così giù al Pian delle Fugazze (ore1:50).
Dislivello assoluto 940 m.
Tempo totale di cammino ore 5:10.

                                                                       

Curiosità:
Robert Skorpil, ufficiale austriaco, combattente sul Pasubio nel II Battaglione 1° Reggimento Kaiserjäger, ha scritto: Il Pasubio non è un luogo adatto al patriottismo retorico, all’orgoglio nazionalistico. Al monte non interessano i confini degli uomini, i confini politici non dovrebbero violare i confini delle anime e delle cose…
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