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26.8 M. Comer

Diario di Bordo > 2014
Da Sasso a cima Comer e Denervo
26/08/2014
Lasciata a Gargnano la gardesana orientale, su verso monte il nostro viaggio in auto termina in quel di Sasso (546m), un piccolo borgo dall’invidiabile vista lago, dove passando accanto all’antico lavatoio e a piccoli orti, a nord ci incamminiamo sul segnavia 31 per il Comer e San Valentino.

Costantemente affacciati sul lago, la stradina sterrata che a nord esce dall’abitato ben presto si trasforma nel più semplice sentiero, un sassoso tracciato che attraversando un esiguo rigagnolo e infilandosi nella macchia boscata nel frattempo porta al primo bivio della giornata (676m, 30min). Tralasciando qui il segnavia principale per il Comer, sull’indicazione per l’eremo ora a destra proseguiamo ancora per un tratto verso nord, prima di calare giù in un breve canalino roccioso, dove aiutati da corde di cortesia ben presto fuoriusciamo dall’impluvio per riprendere il sentiero che a mezza costa prosegue fin ad arrestarsi dinnanzi a una curiosa porta, dove basta una semplice spinta per varcare la soglia e accedere così all’ultimo tratto di sentiero che conduce all’ormai vicina chiesetta di S.Valentino (772m, 15min). Dopo la doverosa visita al mistico e solitario romitorio, issandoci su per il breve tratto attrezzato che risale nel canalone lì a fianco, su nel bosco abbandoniamo momentaneamente il sentiero per risalire sul pulpito roccioso che alla nostra destra punta dritto verso il cielo, altro imperdibile punto d’osservazione sul basso lago e la sua costa, prima di ritornare giù nel bosco e proseguire a nord fin a intercettare il sentiero ufficiale 31 (20min). Proseguendo così nell’ombra del bosco e tralasciando strada facendo una prima deviazione per il rifugio A.N.A di Gargnano (nostro successivo rientro, 880m, 15min), più avanti ancora arriviamo all’ennesimo bivio della giornata, dove ignorando anche qui l’indicazione sinistra per il rifugio degli alpini e quello a destra per il “Senter del Luf”, dritti sul 31 inizia l’interminabile e dura salita che su terreno sempre più roccioso e vegetazione sempre più rada, porta dritto sulla prima cima della giornata, il monte Comer (1279m, ore1). Lì avvolti nell’ingrato grigiore, non resta che far i dovuti scongiuri e sperare che almeno la pioggia ci sia risparmiata, prima di proseguire a ovest e calare alla sottostante Bocchetta Comer (1240m, 5min), un incrocio di più sentieri dove senza soluzione di continuità attacchiamo dinnanzi a noi l’erto sentiero 32, l’ennesima prova per fiato e gambe che tra caratteristici campi carreggiati e zolle erbose, su verso monte s’intrufola tra i patriarcali faggi e termina sul culmine del Denervo (1460m, ore1), la seconda e più elevata vetta della giornata, dove con la schiena appoggiata al gigantesco tronco di un faggio, ognuno trova il posto giusto per consumare il proprio rancio. Il leggero picchiettio delle prime gocce di pioggia non si fa attendere, e così giusto il tempo di trangugiare un’ultimo boccone di pane, e giù a ovest stavolta abbandoniamo ben presto l’ombrello del bosco per attraversare in costante discesa i pascoli e planare nell’alpeggio di malga Denervo, altro crocevia di più sentieri dove ripiegando a S/E sul segnavia 32, velocemente ci rifugiamo nuovamente nella fascia boscata. Lì nell’umido sottobosco che odora di funghi e muschio, anche la leggera pioggerellina non da poi così fastidio, una sensazione di fresco e di buono che ci accompagna fin oltre il margine del bosco, dove più in basso ancora intercettiamo la strada che alle pendici meridionali del Denervo attraversa l’altopiano di Briano (1000m, 40min).
Attraversato nel frattempo il piccolo borgo e lasciata in alto a sinistra la chiesetta degli alpini (30min), poco dopo la curva verso sud lasciamo anche l’asfalto della strada comunale per deviare a sinistra sull’indicazione del segnavia 31. Un lungo cammino tutto nel bosco, dove intercettato lo stesso sentiero fatto all’andata e mantenendoci stavolta alti sull’eremo di San Valentino, dritti a sud torniamo direttamente tra le viuzze di Sasso (40min).

Dislivello assoluto 915 m.
Tempo di percorrenza ore 5:15.
Lunghezza del Tragitto 14 Km.
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