19.5 Pasubio
Diario di Bordo > 2011
19/05/2011
Pasubio
Pasubio
Seguendo il medesimo percorso stradale già descritto per la nostra escursione del 20 Maggio 2010 e superato l’abitato di Giazzera, arrivati là dove la strada diviene sterrata, a quota 1250m interrompiamo il nostro viaggio in auto per iniziare la nostra avventura sull’ondulato altopiano del Pasubio.
Passando per il piccolo cimitero austroungarico (1270m, 20min.) e ignorando l’intersezione di un paio di sentieri che strada facendo incontriamo, poco oltre M.ga Keserle troviamo il segnavia n°122 (20min.) che deviando ora a S/E e risalendo attraverso un bel bosco misto di abeti e faggi, ci porta all’imbocco della splendida e ampia valletta prativa di malga Zocchi (1642m). Proseguendo sul fondo della lussureggiante valletta, all’estremità opposta della stessa sbucchiamo alla panoramica Bocchetta dei Foxi (1720m, 50min.), dove ignorando le indicazioni per il corno Battisti e deviando ora alla nostra sinistra sul segnavia n°102, inizialmente inoltrandoci in un bosco e poi transitando a ridosso del dirupato e detritico versante S-E del M.Testo, arriviamo al crocicchio di Bocchetta delle Corde (1900m, 30min.), massima elevazione del nostro tragitto. Persistendo sul segnavia102, ripiegando ora a sinistra e calpestando ancora dei residui cumuli di neve, in breve e senza alcuna difficoltà raggiungiamo il rif. V.Lancia (1835m, 20min.). Il rifugio è chiuso, però approfittando dell’ampia terrazza, in compagnia di altri amici escursionisti ci concediamo una pausa ristoratrice al tepore del sole.
La pausa relax haimè dura poco, infatti le nubi che nel frattempo si sono addensate sulla cima del sovrastane Col Santo non promettono nulla di buono, e così rinunciando a malincuore alla risalita del monte stesso, seguendo la comoda carrozzabile segnalata col n°101 e transitando per l’ampia piazzola sosta del “Sassom” (40min.), ridiscendendo senza indugi la valle del Chèserle, velocemente facciamo ritorno al nostro punto di partenza (40min.).
Dislivello max. 650m.
Tempo totale di percorrenza ore 3:40.
Curiosità:
“Che tu sia il benvenuto nel regno della Pozza” questa è la scritta che si trova scolpita sul gigantesco masso posto alla fine della valle del Chèserle, l’incisione fu fatta dal reggimento Pionieri austriaci, che costruì nel 1912 la carrareccia che porta al rifugio Lancia, contrassegnata con il n°101. Comunque, il mistero di come quell’enorme masso sia finito lì permane.